Mi stupisce che un ministro parli di resistenze localistiche; quello che si sta provando a fare, usando strumenti democratici, chiedere alla Corte Costituzionale leventuale legittimit e compatibilit del provvedimento del Governo sul riordino delle Province.Armando Cusani, presidente della Provincia di Latina, ha commentato cos le parole del ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, e laccelerazione dal 2014 al giugno 2013 degli effetti dei decreti SalvaItalia e sulla spending review. La cosa grave afferma Cusani e lesiva del rapporto tra un Governo di non eletti e il Parlamento che si dica che si vuol fare questo proprio per evitare che il Parlamento poi possa intervenire: una dittatura delle burocrazie.
Dal punto di vista tecnico, il presidente ribadisce poi come sia inutile una maxiprovincia, che praticamente una microregione: se parliamo della scuola, dallunione tra Latina e Frosinone uscir una realt di 150 istituti con 160mila studenti, mentre la rete stradale da gestire passer dai nostri 1.500 chilometri quadrati a 3.500, in cui sar complesso definire le priorit, rischiando di aumentare la pericolosit delle vie di comunicazione. Domani, presso il Tar, sar discusso il ricorso presentato dalla Provincia, sulla scia di quelli gi discussi in altre regioni: probabile osserva Cusani che anche per il nostro si seguir lo stesso orientamento di altri Tar, ovvero che non sussiste danno grave, in quanto il Parlamento pu ancora modificare il decreto; resta per il fumus sul merito, quando si afferma con chiarezza che rimangono fermi i dubbi sulla costituzionalit delloperazione, e quindi la partita finir alla Consulta (dove lappuntamento fissato per il 6 novembre, ndr).
Di situazione angosciante ha invece parlato ieri il capogruppo del Pd in Consiglio provinciale, Mauro Visari, sottolineando come le notizie emergono di ora in ora, sempre diverse e contraddittorie, e veniamo messi nelle condizioni di non poter programmare a lungo o medio termine. Il nostro gruppo ha quindi deciso di proseguire il lavoro avendo come obiettivo solo la scadenza naturale della Provincia, nel 2014.
Sul tema intervenuto ieri anche il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giorgio De Marchis, osservando che tra le proposte di riordino delle province elaborate dai Consigli delle autonomie locali e dalle Regioni, mancher quella del Lazio: un errore politico e strategico senza precedenti. Hanno prevalso le logiche di conservazione localistiche interpretate nella provincia di Latina dal presidente Armando Cusani, che si affidato al ricorso al Tar per conservare lo status quo, unazione che di fatto impedisce qualsiasi ragionamento innovativo. Avevamo davanti la prima grande opportunit per le province di disegnare un nuovo Lazio, integrandole con la citt metropolitana di Roma, invece il destino istituzionale e territoriale lo decideranno ora i tecnici del Governo Monti. Sempre oggi, nella commissione provinciale Statuto, presieduta da Domenico Guidi, prevista la relazione di Cusani sulla situazione.
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a cura di ilmessaggero.it
pubblicato il 23/10/2012 Ore 12:07