Nei primi 30’ di gioco si è vista probabilmente la miglior Semat della stagione, attenta in difesa e pratica in attacco; il punteggio rispettava il grande equilibrio in campo e si manteneva costantemente sulla parità: 8-8 a metà tempo, 10-10 dopo 20’, nonostante i molti rigori concessi alla squadra di casa (saranno sei a fine tempo, oltre dieci al fischio finale). Al 28° del primo tempo, sul 14-13 per il Conversano, un paio di ottimi interventi del portiere pugliese e qualche errore dei fondani producevano il primo break a favore dei padroni di casa che chiudevano la prima frazione sul 17-13. La ripresa si apriva con gli ospiti decisi a non mollare la presa, tanto che al 6° il punteggio diceva 20-17 per i conversanesi; la parte centrale del secondo tempo era però fatale ai rossoblu che, costretti a giocare costantemente in inferiorità numerica dalle decisioni non sempre precise della coppia arbitrale, subivano la forza degli avversari. Un parziale di 6-1 che aveva origine intorno al 10° minuto di gioco dava il via al momento decisivo della gara; il divario poco alla volta si ampliava e a De Santis non restava altro che gettare nella mischia i più giovani per concedere anche a loro un’importante esperienza su uno dei campi più prestigiosi d’Italia. Il tecnico rossoblu commenta così la gara dei suoi ragazzi: “Abbiamo giocato un ottimo primo tempo anche se negli ultimissimi minuti abbiamo commesso alcuni errori, complici l'inferiorità numerica e la bravura del portiere conversanese; abbiamo subito un break di 3-0, sintomo che in queste partite contro squadre del calibro del Conversano non puoi mai abbassare la guardia. Poi nel secondo tempo, dopo aver iniziato molto bene, abbiamo giocato per 10’ costantemente in 4 e in 5, ci siamo disuniti e la partita ci è sfuggita di mano”. Mister De Santis cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Dobbiamo ripartire dai primi 30-35’, quando ho visto una squadra compatta con una buona aggressività difensiva mentre in attacco cominciamo a giocare con una certa intensità e organizzazione. Il punteggio potrebbe far pensare a tutta un'altra partita, non dà merito ad una gara tra due ottime compagini, né al Conversano né ovviamente alla mia squadra; i miei hanno lottato, ma per far bene su questi campi ci vuole altro, qualcosa che forse non dipende nemmeno dalle due squadre in campo”. Il riferimento è all’operato della coppia arbitrale, apparso un po’ casalingo: sudditanza psicologica o altro? Il tecnico fondano risponde con un laconico“Mah!”. Chiude con un pizzico di ottimismo l’allenatore rossoblu: “A fine partita sono entrato arrabbiato negli spogliatoi ma vedendo i ragazzi li ho applauditi e ho visto nei loro occhi ancora più rabbia e consapevolezza della loro forza”.