Dopo aver concluso il rapporto di lavoro tra il Fondi e Gianfranco
Multineddu, la societ rossobl ha deciso di ingaggiare una figura
"ponte tra i giocatori e la struttura".Questo ruolo verr ricoperto
da Antonio Miele, che svolger il ruolo di Team Manager (da adesso in avanti abbreviato in Tm). Nato a Formia, Miele uno che vive nel
calcio da quando ha 15 anni, adesso ha superato da qualche anno il mezzo secolo e la voglia di calcio non gli passa mai. E' partito in
ritiro con la squadra in una afosa domenica di luglio, per rappresentare il club a 360.
Sempre elegante e attento, nonostante le temperature del ritiro di
Citt della Pieve consiglino bermuda e amaca, lui invece per l'improbo
ruolo che ha, deve sottostare con giacca e cravatta, con relativo
pantalone lungo. Quando ce l'ha comunicato, ci venuto ancora pi
caldo, nonostante una pala che girava a forte velocit sulla nostra
testa per regalarci il refrigerio di qualche folata di vento.
Salve Miele, ci pu dire qualcosa sulla sua carriera per far sapere a
chi ci legge il suo curriculum?
"Guardi presto detto. La maggior parte della mia carriera si
svolta a Formia, dove ho ricoperto vari ruoli, in tanti campionati,
partendo dalla C degli anni '90 alla Prima Categoria. Il calcio
cos: si fa amare come una bella donna mandandoti per la prima volta
in C, ma poi ti lascia con le pezze nel di dietro e ti ritrovi in
Prima Categoria. Sono le regole del gioco che ho sempre accettato, ma
il tutto sempre stato fatto con la massima professionalit, senza
mai lasciare nulla al caso. Mi ritengo una persona che sa svolgere il
proprio mestiere e di questi tempi - con rispetto parlando - non
poco".
Cosa l'ha spinta ad accettare la proposta del Fondi?
"Questa per me una sfida stimolante e l'ho accettata molto
volentieri, conscio che, come tutte le sfide, va affrontata con lo
spirito giusto. Conosco molto bene Lanzillo e quando mi ha prospettato
questa chance, non ho esitato un attimo. Ritengo che il progetto
Fondi, basato sui giovani, non solo per il presente, ma per il futuro
del club, sia una cosa che va nella direzione giusta, visti i tempi".
Quindi a Fondi il motto : giovani giovani giovani
"Credo che non ci siano spazi di manovra diversi per un club come il
Fondi. Il futuro sono loro, perch noi tramite gli investimenti che
vengono fatti, possiamo garantire un futuro roseo alla societ. Ogni
anno il nostro Ad Lanzillo e tutti i collaboratori sparsi per
l'Italia, visionano qualcosa come 100 mila ragazzi, i quali poi
vengono portati nel nostro settore giovanile. La loro crescita, non
solo dal punto di vista tecnico, ma anche caratteriale, arrivando a
formarli come uomini pronti per la prima squadra, un successo che
poi ci consentir di poter vendere i pezzi migliori a club pi
importanti. Mi creda: con una spesa minima - si fa per dire, perch
poi devi loro assicurare vitto e alloggio oltre alla frequentazione
della scuola che molto importante - ci assicuriamo la categoria ogni
anno e con i soldi incassati oltre a rinforzare la prima squadra,
facciamo anche altri investimenti, perch il futuro sono i giovani,
inutile fare voli che poi durerebbero il tempo di una stagione".
Su questo punto Miele molto categorico.
"Noi dobbiamo fare il passo in base alla gamba, non possiamo fare
diversamente. Solo investendo su forze fresche possiamo garantirci un
futuro roseo. Gli esempi di club (vedi Triestina e Taranto su tutti)
falliti ci fa tenere gli occhi aperti ogni giorno, perch il burrone
sempre l".
Senta, parliamo del presente: che Fondi sta nascendo?
"Un Fondi di grosse prospettive. Non sembra, ma noi stiamo lavorando
da quando siamo arrivati a Citt della Pieve, giorno e notte. Tutto
deve funzionare alla perfezione e con il mister collaboriamo perch
tutto avvenga".
Diamo uno sguardo alla categoria. Il livello, a detta di molti addetti
ai lavori molto sceso. Il suo pensiero?
"Ritengo che il livello sia sceso davvero tanto e questo ha portato ad
una disaffezione del pubblico. Io ricordo che venti anni fa negli
stadi c'era davvero molta gente e non di rado si facevano incassi che
consentivano di festeggiare a prescindere dalla vittoria o sconfitta
della propria squadra. Detto questo io credo che si debba fare una
disamina molto articolata per poter trovare la causa di questa
discesa, che ancora prosegue".
Prego, ha tutto lo spazio che le occorre per farlo
"Il calcio si ammalato, mi piace usare questo termine, quando si
persa la voglia di fare sacrifici. Non tutto oro quello che luccica,
perch dietro ad una partita di calcio ci sono sacrifici, passione,
rabbia, sudore. Quando si parla di sacrifici si intende quello che
questi ragazzi, anche giovanissimi, stanno facendo in questi giorni.
La gente ha una visione distorta della vita di un calciatore. Questi
ragazzi si svegliano alle 7:30, alle 8 devono scendere per fare
colazione. Alle 8:30 devono finire e alle 9 devono stare sul campo
perch alle 9:30 si fa allenamento. Questo dura fino alle 11:30. Alle
12 si torna in albergo, si pranza e dalle 14:30 alle 16 in camera per
riposare, alle 16:30 nuovamente sul campo. Alle 18 (quando va bene) si
torna in albergo e si cena. Alle 22:30 tutte le luci devono stare
spente. Mi creda, non lo dico per difendere nessuno, ma una vita
quella che stanno facendo questi ragazzi qui, davvero dura. Per
ritengo che i risultati non si vedranno ora, ma durante il
campionato".
Dottore, vogliamo un attimo spiegare il suo ruolo di Team Manager in
cosa consiste?
"Il mio ruolo quello di essere l'interfaccia della societ verso i
giocatori. Le faccio un esempio: quando c' un problema tecnico
tattico, c' l'allenatore, figura messa l proprio per ovviare ad
alcune lacune, mentre quando c' un problema che occupa una sfera
diversa, in quel momento entro in gioco io. Io sono il tramite tra il
club ed i giocatori. Questi sanno che per qualunque problema, io ci
sono sempre".
Ultime domande: Chi l'ha impressionata maggiormente finora della squadra?
"Tutti si impegnano con la massima professionalit, anche perch
dinanzi a loro c' un martello pneumatico come Ezio Capuano. Vi
assicuro che le maglie a momenti non si staccano dalla pelle, talmente
li torchia in allenamento. Non mi faccia fare dei nomi, non mi sembra
carino. Sono tutti bravi e tutti stanno dando il massimo per regalare
enormi soddisfazioni alla tifoseria".
Senta, noi a nome dei tifosi e simpatizzanti fondani, dobbiamo farle
presente un problema.
"Prego..."
La citt lamenta, non sempre a torto, di poca comunicazione da parte
del club. Si sa veramente poco.
"Osservazione che mi gi stata fatta presente in sede di
presentazione a met luglio. Le posso assicurare che stiamo lavorando
per cercare di coinvolgere la citt in maniera pi coinvolgente. C'
molto lavoro da fare, dateci tempo".
Senta, ma tra capo e collo qualche nome sul mercato del Fondi ce lo dice?
"Buonasera Mosconi...".
Si chiude in questo modo la nostra chiacchierata con Antonio Miele.
Neanche a microfoni spenti ci ha detto il nome di qualche giocatore.
Articolo
a cura di D. Mosconi
pubblicato il 30/07/2012 Ore 11:58