Nella tarda mattinata di sabato, gli agenti del NIPAF, il nucleo di Polizia Investigativa della Forestale di Latina, ha infatti sequestrato il cantiere e denunciato contestualmente sia i proprietari, due noti avvocati del luogo, sia il direttore dei lavori.
L’inchiesta, scattata dopo gli esposti di alcuni vicini, riguarda presunte violazioni alla normativa edilizia e a quella di tutela paesaggistica. Secondo quanto si è appreso, sarebbe inoltre ipotizzato il reato di falso, in considerazione delle difformità emerse tra quanto riportato nella cosiddetta dichiarazione di inizio attività e quanto effettivamente realizzato, in particolare relativamente ad un terrazzo.
L’edificio, che risale al secolo scorso, si trova come detto nel centro di Monte San Biagio e le indagini sono seguite direttamente dal procuratore capo di Latina Giuseppe Mancini. Il sequestro e le denunce di sabato rappresentano l’ultimo atto di una storia nata nel maggio scorso, quando arrivarono diverse segnalazioni sia alla Forestale che ai Vigili Urbani. Secondo alcuni vicini il tetto del palazzo sarebbe stato rialzato, occultando la vista del lago e della Piana di Fondi. Dove c’erano i granai, sarebbe stata realizzata anche una mansarda abitabile. Inoltre alcuni lucernai sarebbero stati ampliati ricavandovi delle finestre. Il dubbio è, in sostanza, che per un intervento del genere non fosse sufficiente solo una dichiarazione di inizio lavori ma occorressero, invece, sia un permesso a costruire sia l’autorizzazione della Sovrintendenza, trattandosi di un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. L’inchiesta in atto dovrebbe servire anche ad accertare eventuali omissioni o abusi da parte di amministratori o dirigenti visto che il Comune di Monte San Biagio ha recentemente revocato un’ordinanza con cui in precedenza era stata disposta la sospensione dei lavori in questione.