LArea del Monumento naturale di Settecannelle, tanto cara ai fondani, diventata visitabile. Sabato mattina (9 giugno) sar inaugurato dal sindaco De Meo e dal Commissario dellEnte Iris Volante in occasione del fine settimana che la Regione Lazio dedica alla cultura e natura attraverso il cammino dei Parchi lungo la Via Francigena.Si tratta di unarea incontaminata, poco distante dal centro urbano, di notevole importanza naturalistica in quanto costituita da piccoli frammenti di paludi e foreste che custodiscono i ricordi della storia agricola della Piana di Fondi prima della bonifica. Cos recita il decreto del presidente della Giunta regionale che nel 2001 lo ha dichiarato Monumento naturale Mola della Corte Settecannelle affidandone la gestione al Parco.
Un patrimonio ambientale e storico di grande valenza culturale, dunque, che stato recuperato dallEnte per metterlo a disposizione della collettivit. Uno spazio verde, un luogo selvaggio, che ricorda e racconta il modo semplice di vivere delle famiglie di un tempo attraverso la laboriosit dei lavori legati alla terra ed allambiente. Larea si estende per circa 4 chilometri e si caratterizza per la presenza di un bosco igrofilo ricco di vegetazione acquatica natante e sommersa dove trovano ancora rifugio specie rarefatte. Circondata da case e strade attraversata da diversi punti sorgivi che sincontrano nella sorgente pi grande di Settecannelle e fa da sfondo al percorso naturalistico il Lago Genuardo. Queste acque con la loro forza hanno permesso il funzionamento del Mulino, comunemente denominato Mola della Corte, fino a pochi decenni fa. Il sito dal 1600 stato oggetto anche di controversie tra i principi, signori e la comunit fondana per la sua propriet. Nel 2001 la Regione Lazio ha messo fine alle diatribe acquistando larea e attraverso il Parco ha reso possibile il suo recupero.
E in questi anni nonostante le ristrettezze economiche lEnte non ha rinunciato al progetto di rendere larea fruibile ai cittadini ed ai turisti e si impegnato a recuperare non solo il patrimonio ambientale, ma anche quello strutturale del Mulino collegando lisolotto sul quale sorge ad un percorso naturalistico che oggi si pu percorrere a piedi.
Gli ultimi interventi sono stati quelli di consolidamento, realizzazione dei servizi igienici allinterno del museo e recinto dellintera area.
Il Monumento un bene di tutti e con linaugurazione finalmente sar restituito alla sua comunit.
Tra i progetti futuri del parco, finanziamenti permettendo, sono previsti un punto polifunzionale per accogliere i visitatori, attivit di educazione ambientale e passeggiate naturalistiche e naturalmente il recupero delle antiche macchine per la molitura del grano. Faranno da cornice allevento una serie di pannelli descrittivi che rievocano glia antichi mestieri artigianali della pianura pontina curata dallAssociazione Identit Pontine.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 08/06/2012 Ore 13:02