La decisione è stata presa ieri dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina, Nicola Iansiti, spronato dallo stesso pubblico ministero Nunzia D'Elia, per gli imputati Domenico Severa, Mario Zilli e Umberto Bernabucci.
Ad effettuare il colpo all'interno della banca erano stati due malviventi armati di taglierino e storditore elettrico, determinati e dai toni bruschi, che prima di darsi alla fuga avevano anche rinchiuso il personale dell'istituto di credito e gli stessi clienti nello sgabuzzino, scappando con un malloppo di 55.000 euro.
Ad attendere i due ladri un uomo che avrebbe fatto da palo e un altro che era al volante della Ford Fiesta utilizzata per la fuga.
Tuttavia gli indizi raccolti a carico degli imputati, attraverso anche uno scambio di informazioni tra investigatori pontini e abruzzesi, dove erano stati effettuati colpi simili a questo, si sono rivelati troppo effimeri per un processo.