stato prorogato fino al 31 dicembre 2012 lo stato d'emergenza dichiarato due anni fa per la concentrazione dell'arsenico nell'acqua superiore ai limiti stabiliti dalla legge. La decisione stata presa nei giorni scorsi dal Governo dopo la richiesta della Regione Lazio.La proroga - ha spiegato l'Assessore regionale all'Ambiente Marco Mattei permetter in provincia di Latina di rientrare nei limiti previsti dall'Unione Europea a breve.
L'emergenza arsenico aveva spinto il Codacons a presentare un ricorso al Tar del Lazio, che il 22 gennaio scorso ha condannato i ministeri dell'Ambiente e della Salute a risarcire con 100 euro ciascuno circa 2 mila utenti di varie regioni (tra le quali il Lazio). L' associazione dei consumatori aveva annunciato un altro ricorso che, secondo le sue stime, potrebbe riguardare un milione di cittadini in tutta Italia.
Nelle Province di Roma e Latina, in base agli ultimi dati ha spiegato l'Assessore i comuni interessati alla concentrazione di arsenico nell'acqua corrente sono 30 per circa 470 mila abitanti.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 07/03/2012 Ore 12:31