Si torna a parlare del rischio che il Comune di Fondi debba corrispondere un risarcimento ai proprietari delle abitazioni demolite nelle settimane scorse sulla fascia costiera, in particolare nella zona di Tumulito, in quanto considerate abusive e insanabili.Unipotesi non impossibile, soprattutto dopo la recente udienza presso la Corte dAppello di Roma in cui si discusso del ricorso, presentato dai proprietari dei manufatti abbattuti, contro la cosiddetta sentenza Carletti, un provvedimento del Commissario regionale agli usi civici sulla base anche del quale sono stati ordinati gli abbattimenti.
La Corte di Appello romana attribuirebbe alla sentenza Carletti un valore solo ricognitivo, non ritenendola dunque idonea a determinare la reintegra dei terreni demaniali su cui erano state realizzate le costruzioni abusive.
In altre parole il Comune di Fondi, in base a questa sentenza non aveva alcun diritto di appropriarsi dei terreni della duna e procedere alle demolizioni dei manufatti che su questi insistevano. Per farlo sarebbe stata invece necessaria una sentenza di reintegra, indispensabile per lacquisizione delle aree.
Questo almeno quanto sostiene lavvocato Francesco Di Ciollo, legale dei proprietari dei manufatti abbattuti, il quale anticipa la quasi sicura richiesta di risarcimento a carico del Comune, qualora nella successiva udienza, in programma il 15 febbraio del prossimo anno, dovesse essere confermata questa valutazione degli atti amministrativi oggetto del processo.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 09/12/2006 Ore 14:35