Per loro le accuse sono di truffa e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico ai danni di compagnie assicurative.
L'attività investigativa è stata avviata dai militari in seguito alla denuncia presentata, presso l'Arma di Itri, da un individuo che si è successivamente rivelato fratello di uno degli indagati. In seguito alla querela, gli agenti hanno accertato la falsità della documentazione prodotta e inviata a due società assicuratrici all'indomani di un incidente stradale, compresa la certificazione medica che attestava presunte lesioni subite dalle persone coinvolte nel sinistro simulato.
Il danno sinora indebitamente già risarcito da una delle due assicurazioni, ammonta a circa 9.000 euro, e le indagini tuttora in corso sono tese a quantificare quello patito dall’altra assicurazione truffata, nonché accertare le responsabilità a carico dei soggetti coinvolti nei reati.