Lo scorso 25 agosto LegAmbiente Fondi ha inviato un esposto alle autorit competenti (Comune di Fondi, Provincia di Latina e ASL) con cui denunciava un presunto inquinamento del fosso S. Giovanni, in zona Lagurio a Fondi.Dopo le segnalazioni, il 14 settembre 2011 stato effettuato un sopralluogo, ed il prelievo di alcuni campioni di acqua, da parte dell'ARPA di Latina, alla presenza di soci della LegAmbiente e di un delegato comunale. Successivamente l'ARPA Latina ha inviato al Comune di Fondi, alla Provincia di Latina e alla A.S.L. di Latina un rapporto di prova ed il verbale del prelievo. Gli esiti delle analisi effettuate, contenuti nel rapporto, evidenziavano, purtroppo, un "forte inquinamento di origine organica e un'elevata presenza di Tensiattivi Anionici (MBAS)".
Pronta la replica di Salvatore De Meo che in una nota ha precisato come, sin dall'ottobre scorso, abbia inviato l'Arpa Lazio ed il Dipartimento Prevenzione dellASL di Latina a voler procedere ad ulteriori ed indifferibili verifiche necessarie a monitorare larea in oggetto. Pur sapendo che i prelievi effettuati avevano interessato solo una parte del fosso San Giovanni, ubicata ad oltre 300 mt. e sul lato opposto alla sorgente Acquazzurra, il Sindaco ha sottolienato limportanza di effettuare una verifica puntuale della sorgente sita in localit Lagurio, al fine di verificarne la potabilit e, conseguentemente, appurare lassenza di fattori inquinanti.
Con una nota del 18 Novembre 2011 il Dipartimento Prevenzione dellASL di Latina, facendo seguito alla richiesta del Sindaco, informava il Comune di Fondi di aver intrapreso un controllo stagionale con campionamento dellacqua erogata in localit Lagurio, per analisi di verifica da effettuarsi presso Arpa Lazio di Latina, specificando che il primo prelievo era stato effettuato in data 2 Novembre.
Con una comunicazione pervenuta il 23 Gennaio 2012, il Dipartimento medesimo ha comunicato lesito regolare del controllo.
Riguardo al fosso San Giovanni, nei mesi scorsi lArpa Lazio aveva rilevato uno scarico non conforme ai limiti tabellari e conseguentemente, la Provincia di Latina competente nel merito ha diffidato la ditta affinch provvedesse. Nel mese di Dicembre la ditta medesima comunicava di aver ottemperato alla diffida, non scaricando pi alcun refluo nel fosso, convogliando le acque reflue in appositi serbatoi di stoccaggio per trattamenti presso impianti autorizzati.
LAmministrazione comunale, pertanto, resa partecipe dei provvedimenti amministrativi emessi, proceder al termine delliter procedurale alla relativa irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria, come previsto dal Codice dellAmbiente.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 11/02/2012 Ore 13:21