Conti intende smentire quella che ormai sembra diventata una convinzione comune, sostenendo che in realtà risulta una parità di prezzo sugli output agricoli rispetto all'anno 2011, con la sola differenza che quest'anno la coltivazione è stata debilitata dalle avverse condizioni climatiche.
Per proteggere i prodotti da neve, pioggia, basse temperature e gelo, i coltivatori sono stati costretti ad aumentare le spese di gasolio, necessario per riscaldare l'ambiente attraverso generatori.
In ragione delle condizioni climatiche dell'ultimo periodo, sono diminuiti gli acquisti, poiché molti operai hanno incontrato difficoltà nel raggiungere le zone adibite al carico merci.
Per cui oltre a queste variabili ambientali, non risultano aumentati i prezzi dei prodotti agroalimentari.