«L'incontro tenuto dall'Amministrazione comunale in data 2 Febbraio u.s. con i proprietari frontisti di via Spinete era inteso a verificare eventuali ipotesi alternative che consentissero l'immediata e concreta attuazione di un intervento di cui si parla da decenni. Allo stato dell'arte l'Amministrazione ha completato l'iter della variante urbanistica, avviato su un semplice progetto preliminare, al quale deve far seguito una progettazione esecutiva e di dettaglio che andrà sicuramente aggiornata nel computo metrico rispetto ad una previsione iniziale di circa Euro 700.000,00. Infatti l'ipotesi che l'Amministrazione intende individuare vuole essere la soluzione alternativa ad un intervento che invece porterebbe alla demolizione di circa 35 recinzioni - ovvero cancelli automatizzati, inferriate, muri in cemento armato e in pietra - e alla rottura e conseguente spostamento di tutti i sottoservizi - utenze telefoniche, elettriche, del gas, etc. - con costi pari ad almeno il doppio del progetto iniziale e conseguenti lunghi tempi di realizzazione. A ragion del vero, l'ipotesi di progetto esecutivo prevede la sistemazione dell'arteria per una larghezza di circa 5 metri più un marciapiede, la realizzazione di un moderno impianto di pubblica illuminazione e la sistemazione della raccolta delle acque bianche, il tutto con la relativa copertura finanziaria nell'anno in corso. Si tenga conto che tale sistemazione si andrà ad integrare con le due direttrici previste per la zona in questione, per le quali l'Amministrazione comunale è stata inserita dalla Regione Lazio nel programma PLUS per la riqualificazione dei quartieri cittadini tra cui Le Spinete. Lo stesso Turchetta dovrebbe ricordare che l'ipotesi d'intervento che lui oggi sostiene fu prospettata circa venti anni fa, ma non trovò realizzazione proprio perché troppo complessa ed onerosa. A fronte delle soluzioni fumose e irrealizzabili di Turchetta noi cerchiamo invece di essere concreti, nell'interesse della città e dei residenti».