Dopo il sequestro, disposto dalla Guardia di Finanza nel mese di Ottobre scorso, gli stessi militari della locale Compagnia di Fondi, con l'ausilio di una ditta specializzata, hanno dato esecuzione all'ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica di Latina, firmata dal giudice Marco Giancristofaro.

L'intervento – su un'area di circa 15 mila metri quadrati – fa dunque seguito all'apposizione dei sigilli, disposta d'ufficio, a seguito della denuncia di un 35enne di Frosinone, che aveva segnalato nei mesi scorsi la presenza di rifiuti pericolosi lasciati in stato di abbandono.

Le operazioni garantiranno quindi la bonifica dei serbatoi destinati allo stoccaggio di prodotti petroliferi, la rimozione di gasolio ed oli bituminosi ancora depositati sul fondo delle cisterne, e per i quali si teme lo sversamento sul terreno circostante e nel sottosuolo. Previsto anche lo smaltimento del rivestimento in amianto dell'immobile presente nell'area.