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Un pubblico attento, numeroso e compiaciuto ha decretato, al D'Annunzio di Latina, il successo della nuova opera teatrale del drammaturgo Gino Fiore, Tetralogia(La donna, unico vero motore del mondo).Latto unico, andato in scena sabato scorso, ha visto l'acclamatissima attrice Annamaria Aspri interprete di quattro donne. Comune denominatore, limmensit della donna. E il narratore, lottimo Fabio Frattasi, ad introdurre i vari passaggi. Cos, allinizio, ai giorni nostri, ci troviamo nellaula di un tribunale in cui si celebra il processo pi importante della storia. Un pubblico ministero riuscito a mettere sotto accusa lintera umanit per indegnit. Da quando il Cristo si immolato per noi, luomo sembra aver dimenticato quel gesto damore cos grande. Dopo l arringa accusatoria, tutto sembrerebbe condurre ad un verdetto unanime di condanna!... Ma la difesa non ha ancora preso la parola. Chi poteva farsi carico di un compito cos gravoso se non lei?... Maria il suo nome, di Nazareth. Nella seconda parte siamo nel 2009. Sono trascorsi otto secoli da quando la prima Regola di Francesco stata approvata con Bolla di Innocenzo terzo. Ci troviamo nella stazione ferroviaria di una metropolitana. Solo un uomo, Francesco, seduto su uno dei sedili tipici. Non riconosce quel posto n sa come uscirne. Sempre pi diventa cosciente delle umane miserie e della propria impotenza di fronte ad esse. Sar Chiara, nellelogio dellamore pi alto, a fargli ritrovare s stesso e le vie del mondo.
Intanto le musiche, magistralmente eseguite da Cristiano Lui e il suo quintetto, si fanno sempre pi taglienti e accattivanti. Il narratore ci porta ora nella casa di un architetto di grido. Da due anni, per una delusione in amore si auto inchiodato ad una sedia a rotelle. Nessuno riesce a smuovere il macigno che lo opprime. Da quindici giorni lo accudisce una nuova badante, colta, giovane, bella. Ancora una volta la donna salvezza. La sua badante, con determinazione, gli porr davanti la vita, quella vera. Quella che solo la donna in grado di affrontare con forza, coraggio, dignit. Nellultima parte, il narratore chiede al pubblico: che ne sapete voi di Anna?...Vi posso solo dire che ha quarantacinque anni. Che adesso si trova nella sua modesta abitazione e che, tra poco, far il bilancio della propria esistenza vi guarder dritto negli occhi, vi porr di fronte la propria realt; vi chieder: voi che cosa avreste fatto? Eh?... Nel passare da un personaggio allaltro, Anna Maria Aspri sublime. Nel testo di Gino Fiore, che lattraversa come una lama, la parola vita e la vita diventa teatro. Dopo averla vista e ascoltata, alcun dubbio pu rimanere sul fatto che la donna sia lunico vero motore del mondo. Altri teatri attendono ora Anna Maria Aspri, Fabio Frattasi, Cristiano Lui e il suo quintetto con TETRALOGIA di Gino Fiore.
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Articolo
a cura di A. Di Trento
pubblicato il 13/12/2011 Ore 13:21