Ha dato ragione al Comune di Fondi, il TAR del Lazio in seguito al ricorso presentato dagli operatori balneari che, di comune accordo con i consiglieri dopposizione, hanno ritenuto illegittimo il cosiddetto PUA, Piano di utilizzazione degli arenili, approvato lo scorso 1 luglio.Il PUA, cos com stato concepito, non modificher lo status quo ma accontenter solo qualche singolo operatore balneare. Si erano espressi cos, il giorno della stessa approvazione del Piano, i consiglieri dopposizione. Un malcontento dichiarato quello del centro-sinistra, tradotto, qualche giorno dopo, in una serie di ricorsi al TAR, da parte di un gruppo consistente di operatori balneari che chiedevano lannullamento della delibera n.58 del primo luglio.
Tra le principali mancanze contestate allamministrazione, la scarsa presenza di accessi al mare, di spazi attrezzati per i disabili, la mala gestione dei parcheggi, lassenza diffusa di servizi e soprattutto lo scarso interessamento verso le numerose strutture ricettive ritenute abusive.
Tuttavia, il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto i primi tre ricorsi riconoscendo la legittimit del PUA redatto dalla giunta De Meo. Va da s che, anche i restanti 30 ricorsi, tra i quali quello avanzato dal Consorzio Riva de Greci a dallistituto suore Orsoline dellUnione Romana, avranno stessa sorte.
Si tratta della prima importante vittoria da parte dellAmministrazione fondana sulla questione della legalit sul litorale, cavallo di battaglia tanto per il PD locale che per le liste civiche dopposizione Civita per Fondi, Lido di Fondi e Uniti per Fondi.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 05/12/2011 Ore 13:28