Tornano alla carica i sindacati UIL-TUCS, che sin da quando il camping abusivo Sant'Anastasia sul litorale pontino a Fondi ha chiuso i battenti, si sono occupati della tutela dei 150 lavoratori, fissi e stagionali, che dopo la chiusura hanno perso il proprio lavoro.Un calvario che non mai terminato per il personale coinvolto, che si visto privare da un giorno all'altro della remunerazione che permetteva loro di sostenere la propria famiglia.
Unica fonte di sussistenza economica la cassa integrazione straordinaria, arrivata tra l'altro dopo una lunga attesa e in piccola parte.
Ora il sindacato UIL-TUCS chiede, in una lettera agli assessori regionali Stefano Zappal e Mariella Zezza, al delegato della provincia Silvio D'Arco e al Sindaco di Fondi Salvatore De Meo, la possibilit di un incontro a tavolino al fine di trovare una scappatoia per risolvere l' incresciosa situazione, in cui versano gli ex lavoratori del camping, magari dando loro la possibilit di una ricollocazione in altre strutture ricettive.
Nonostante i margini di manovra ad ora non siano molti, il sindacato e i lavoratori da esso tutelato sperano in uno spiraglio di luce in questa oscura vicenda.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 29/11/2011 Ore 14:05