Ci sar un'indagine interna promossa dalla stessa Direzione Generale della ASL di Latina a seguito della clamorosa indagine della Guardia di Finanza che nei giorni scorsi ha individuato un presunto danno erariale di oltre sette milioni di euro dovuto ai cosiddetti pazienti fantasma.Lo ha annunciato il manager Ernesto Petti spiegando che si proceder ad un accertamento capillare dellanagrafe degli assistiti. Lobiettivo delliniziativa, decisa di concerto con la Regione Lazio, quello di riportare alla normalit una situazione che non solo pesa sui bilanci, gi ampiamente in perdita, della sanit laziale ma che alimenta anche nei cittadini ovvia sfiducia e indignazione. Secondo linchiesta delle Fiamme Gialle i circa sette milioni di euro che ovviamente sarebbero potuti essere destinati al miglioramento delle prestazioni e allacquisto di attrezzature diagnostiche allavanguardia - nel corso degli ultimi dieci anni sono stati invece destinati ai medici di famiglia di tutta la provincia per lassistenza a pazienti risultati morti, trasferiti o irreperibili. Oltre quarantamila persone che continuavano ad essere inserite negli elenchi della ASL, il cui aggiornamento, sulla base delle liste periodicamente fornite dalle anagrafi dei Comuni , stato evidentemente omesso. Da qui la denuncia alla Procura Generale della Corte dei Conti dei sei direttori generali che si sono succeduti alla guida dellAzienda Sanitaria pontina dal 1996 al maggio scorso. Anche se per il momento non sono emerse ipotesi di responsabilit penali, la Procura della Repubblica potrebbe essere comunque chiamata in causa per occuparsi della prescrizione di farmaci e di prestazioni ambulatoriali, oltre che della concessione di ausili sanitari, proprio a favore di quei pazienti risultati invece deceduti o trasferiti fuori provincia. Uno dei possibili reati sarebbe ovviamente quello di truffa allo Stato, in particolare al Servizio Sanitario Nazionale.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 27/11/2006 Ore 14:00