Formulate, nella giornata di ieri, dal pm dell’Antimafia Maria Cristina Palaia, le richieste di condanna nell’ambito del processo Damasco 2 per infiltrazioni mafiose a Fondi.
La proposta è quella di 16 anni di reclusione per i fratelli Carmelo e Venanzio Tripodo, 14 per Aldo Trani, titolare di una ditta di pompe funebri. Gli imputati, per anni, avrebbero avuto un ruolo importante nel condizionamento delle attività nel territorio dell'Amministrazione cittadina. Nella requisitoria di ieri, ricostruiti i rapporti d'affari della famiglia Tripodo con il Mercato Ortofrutticolo di Fondi, i settori della sanità, nonché i sodalizi illeciti nell'ambito dei servizi funebri. Tra gli altri imputati - 33 in tutto - sei anni chiesti per Riccardo Izzi (ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Fondi), 1 anno e 6 mesi per Serafino Stamigni (ex-assessore ai servizi demoanagrafici), 7 mesi per Dario Leone e Pietro Munno, ex-comandante ed ex-vice comandante dei Vigili Urbani. Sempre nel pomeriggio di ieri, le conclusioni delle parti civili. 5 milioni di euro di risarcimento: questa la richiesta avanzata dai consiglieri comunali Bruno Fiore e Vincenzo Trani. 300 mila euro, invece, quella inoltrata dalla Regione Lazio. La sentenza si attende entro il 13 novembre. In tutto, richieste di condanna per oltre 100 anni. Nove gli assolti: Gemma Peppe, Tommasina Biondino, Valentino Marrocco, Pasquale Forti, Sergio Peluso, Sandro Massa, Ercole Rega, Pasqualino Rega, Maurizio Grossi.
Articolo
a cura di La redazione
pubblicato il 26/10/2011 Ore 13:32