Le colpe dei padri cadono sempre sui figli, e noi paghiamo per il cognome che portiamo. Cos Carmelo Tripodo nel processo Damasco 2 sulla mafia a Fondi lamenta un pregiudizio per il cognome del padre, noto capoclan calabrese.Negli anni settanta- ha detto - ci trasferimmo dalla Calabria a Fondi perch mio padre aveva il soggiorno obbligato. Poi nel 1982 ho aperto una rivendita di auto e nel 1991 la Net Service, societ di servizi.
Proprio sugli appalti ottenuti dalle societ legate a Tripodo si concentrano le accuse della Procura, ma lui nega tutto. Abbiamo sempre operato in maniera limpida, lavorando non solo per il Comune di Fondi ma anche per molti altri enti. Qualche esempio? Il commissariato di polizia che ci affid la pulizia di una scena del crimine, ma anche la Forestale, il ministero degli Esteri e la Procura di Latina. In apertura delludienza alcuni avvocati della difesa hanno chiesto delucidazioni sulla notizia riguardante presunte minacce al giudice Lucia Aielli sulle quali indagherebbe la Procura di Perugia. Secca la smentita del magistrato: Non esistono procedimenti di alcun genere, il processo pu andare avanti.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 10/06/2011 Ore 12:34