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La storia si ripete. Un paio danni fa fu lHoliday, adesso il santAnastasia. I sequestri dei campeggi che con gli anni si trasformano in villaggi turistici, alla fine fanno delle vittime. Non sono n i proprietari n i clienti, ma i lavoratori. Centinaia di persone che rischiano di rimanere senza occupazione da un giorno allaltro.Con lHoliday tutto si risolse con il dissequestro della struttura ordinato dallallora Procuratore di Latina, Giuseppe Mancini; con il SantAnastasia siamo ancora agli inizi. Il mese scorso il sequestro, convalidato due settimane fa dal gip. I 150 lavoratori della struttura ricettiva non ci stanno e da ieri mattina hanno iniziato a protestare in difesa della loro occupazione. Con un gazebo in piazza Unit dItalia, ai piedi del castello baronale, hanno avviato una raccolta firme tra i cittadini. Presente anche il segretario del sindacato che li rappresenta, lUiltucs, Gianfranco Cartisano. Il campeggio, che secondo gli inquirenti negli anni si sarebbe trasformato in un vero e proprio villaggio senza le dovute autorizzazioni, d lavoro a 150 persone, molte delle quali assunte a tempo indeterminato. Il perch della protesta spiegato nel volantino distribuito ai cittadini. Perch noi del santAnastasia vogliamo e dobbiamo lavorare, perdere oggi il lavoro a Fondi significa non ricollocarsi, rimanere disoccupati. Siamo convinti si legge nel volantino firmato dai lavoratori e dallUiltucs che nel SantAnastasia esiste la buona occupazione che ha creato prospettive alle nostre famiglie ed alle imprese di Fondi. Passano dal gazebo anche lassessore allUrbanistica e Usi Civici, Piergiorgio Conti, e gli esponenti del Partito Democratico, Bruno Fiore e Rosaria Alfinito. Questi ultimi hanno espresso la loro solidariet ai lavoratori: scindendo le vicende giudiziarie da quello che un disagio sociale.
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Articolo
a cura di R. Antonilli
pubblicato il 09/05/2011 Ore 17:00