Morire per unimprovvisa tromboembolia venosa appena un mese dopo aver subito un intervento per una colecisti. E successo ieri mattina nellospedale di Terracina Alfredo Fiorini, dove Peza A., unalbanese di 37 anni, moglie e madre di tre figli, deceduta allimprovviso. Inutile ogni tentativo dei medici di rianimarla, la donna purtroppo non ce lha fatta.Il marito, colto da una comprensibile disperazione, ha sporto denuncia presso i carabinieri di Terracina: vuole sapere se la morte di sua moglie, che ieri mattina si era svegliata e alzata senza alcun apparente problema, non poteva essere evitata in nessun modo, oppure se possa esserci stata una qualche responsabilit umana. Insomma, una terribile fatalit o un caso di malasanit? La salma stata immediatamente posta sotto sequestro e nelle prossime ore la Procura di Latina nominer un medico legale che eseguir lautospia sul corpo di Peza A.. La donna, che viveva con la famiglia a Fondi, gi un mese fa era stata ricoverata nellospedale di Terracina dove aveva subito un intervento chirurgico per una colecisti. Sembrava fosse andato tutto bene, e la 37enne era potuta tornare dai suoi figli e dal marito, impiegato al Mof. Ma alcuni giorni fa Peza A. deve aver accusato nuovi dolori, tanto da rivolgersi ancora una volta al Fiorini e da essere nuovamente trattenuta in ospedale e ricoverata. Ieri mattina la tragedia. Sembrerebbe che la donna si fosse svegliata senza accusare dolori particolari, alzandosi e lavandosi senza apparenti problemi. Poco prima delle 11, per, la paziente ha cominciato ad accusare dolori lancinanti. Subito sottoposta alla tac, lesame avrebbe riscontrato la complicazione della tromboembolia venosa. Allimprovviso la situazione precipitata tanto che i sanitari hanno dovuto provare a rianimare Peza A. Verso le 11 la donna morta. Qualcuno avrebbe parlato di uneventualit non prevedibile, ma il marito della 37enne intende vederci chiaro in una vicenda che, oltre a procurargli un immenso dolore, gli ha lasciato tanti dubbi. Per questo motivo dopo la tragedia ha sporto una formale denuncia ai carabinieri, che dovranno sequestrare la cartella clinica. Sar lautospia a chiarire i sospetti.
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a cura di R. Recchia - La Provincia
pubblicato il 18/04/2011 Ore 12:32