Si tratta della messa in scena de “La passione di Cristo” ideata ed interpretata direttamente dal personale del museo stesso. La soprintendenza archeologica del Lazio, la direzione del museo, ed il sindaco di Sperlonga Rocco Scalingi, hanno accolto infatti con fervore la proposta dei dipendenti che vede nella autenticità della location, un motivo efficace per la messa in scena della rappresentazione. La storia dice appunto che Gesù è morto sotto Tiberio e la villa dell’imperatore ben si presta ad essere la scenografia naturale per raffigurare il suo processo. E poi una tradizione costante, non documentata con certezza, ha sempre posto l’accento su una certa benevolenza da parte di Tiberio nei riguardi proprio di Gesù. Il personale del museo è stato stimolato e sensibilizzato sicuramente anche dal fatto di recitare nel proprio ambiente di lavoro, concedendo così il tempo libero a disposizione e impegnandosi nelle prove, guidati e diretti dalla regista Nadia Beltrano, che vanta una grande esperienza professionale nel mondo del teatro. Appuntamento dunque nella perla del tirreno per la sacra rappresentazione della “Passione di Cristo” nello splendido ed unico scenario dei ruderi della villa dell’Imperatore di Tiberio.