Alla base della clamorosa vicenda ci sarebbe la volontà da parte degli stranieri di convincere il giovane fondano a rinunciare all’affido del bambino di tre anni avuto dalla sua ex moglie ora, a quanto sembra, convivente proprio di uno dei presunti aggressori o comunque di un loro conoscente.
La sua ex coniuge e il suo attuale compagno albanese starebbero insomma cercando di convincerlo in qualsiasi modo ad affidare il bambino alla madre.
Dopo uno dei pestaggi, avvenuto fra l’altro nella centralissima Piazza De Gasperi, il gruppo di albanesi lo avrebbe addirittura minacciato di morte.
Da alcuni mesi l’operaio fondano vive insomma in un comprensibile clima di paura e limita le sue uscite da casa allo stretto necessario. Per questo si è rivolto all’avvocato Giulio Mastrobattista per presentare una dettagliata denuncia a riguardo. Sottolineando fra l’altro di sentirsi prigioniero e straniero nella sua città, chiede ovviamente la maggiore tutela possibile da parte di istituzioni e forze dell’ordine.