Come ampiamente riferito anche in precedenti edizioni del nostro tg, secondo l’opposizione di centrosinistra i criteri alla base del citato bando sarebbero illegittimi, in quanto stabiliti a favore praticamente di un’unica cooperativa vicina ad esponenti dell’amministrazione. Nel corso del consiglio comunale del 30 ottobre scorso - convocato addirittura d’ufficio dalla Prefettura e dedicato in gran parte proprio a questo argomento - la maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Rocco Scalingi ha però difeso il provvedimento, respingendo la proposta di revoca presentata dall’opposizione e sottolineando che il bando è indiscutibilmente improntato a criteri di imparzialità e si pone l’unico obiettivo di dare una risposta concreta alle decine di nuclei familiari in attesa di una prima casa. Da qui il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo da parte della minoranza per l’annullamento del contestato atto. Ora, a distanza di un paio di settimane da quella infuocata seduta di consiglio, il centrosinistra torna sulla vicenda affiggendo decine di manifesti in vari luoghi del paese. L’Ulivo e l’UDC (che a Sperlonga non fa parte del centrodestra) accusano la maggioranza di continuare a calpestare leggi e regolamenti e di agire costantemente secondo prepotenza, discriminazioni e abusi di potere. Oggetto delle pesanti critiche non solo il citato bando per l’edilizia convenzionata ma la complessiva politica urbanistica, soprattutto relativamente agli insediamenti immobiliari realizzati o in fase di realizzazione nella parte bassa del paese. La minoranza accusa in pratica l’amministrazione comunale di favorire numerosi non residenti, che arrivano a Sperlonga solo per speculazioni edilizie o per abitarvi appena due mesi l’anno, e di ignorare invece le decine di famiglie del luogo senza una casa e senza le necessarie disponibilità finanziarie per affrontare gli ormai insostenibili costi delle abitazioni.