Ancora una giornata dedicata alloperazione Nitra, nellambito del processo Damasco 2. Ieri il pubblico ministero Maria Cristina Palaia, che marted scorso aveva sentito i testimoni in riferimento al tentato omicidio ai danni di Aldo Trani, ieri ha chiamato a deporre i componenti della famiglia Cipolla e Giovanni Cilli, maresciallo in congedo della Marina, in merito alle accuse di usura contro Aldo Trani, e tre poliziotti di Latina che parteciparono alloperazione Nitra conclusasi con gli arresti del primo marzo 2000.Il primo ad essere escusso stato Michele Cipolla, che per un breve periodo di tempo lavor presso la ditta di onoranze funebri Parravano-Trani. Cipolla aveva chiesto ed ottenuto degli anticipi di stipendio ad Aldo Trani ma ad un certo momento, nel corso di una lite con sua moglie Fiorella Di Mauro per la quale intervenne anche la Polizia, salt fuori il prestito ritenuto dagli inquirenti un caso di usura. Michele Cipolla ieri non ha saputo fornire dettagli n sulla cifra chiesta in prestito n su quella delle rate pattuite per la restituzione della somma avuta da Trani. Ha per detto che Trani tratteneva qualche centinaia di migliaia di vecchie lire dal suo stipendio. La seconda testimonia lha fornita Fabio Cipolla, figlio di Michele, il quale ha riferito che ad un certo punto si era trovato nella condizione di dover andare da Trani a scusarsi per il padre che, allimprovviso, aveva abbandonato il posto di lavoro. E in quelloccasione aveva restituito a Trani 600mila lire a fronte dei debiti del padre. Una somma che a suo dire Trani non avrebbe neanche voluto poich aveva apprezzato il gesto delle scuse. Molte le contestazioni del Pm rispetto a quanto dichiarato da Fabio Cipolla, come riportato nei verbali della Polizia. La signora Fiorella Di Mauro ha ricostruito brevemente la lite avuta con il marito e di quando la stessa fu convocata presso il commissariato di Fondi a chiarire la vicenda e la questione del debito. Il quarto teste, Giovanni Cilli, ha fatto riferimento ad un prestito chiesto, non appena andato in pensione, ad Aldo Trani per lavvio di unattivit commerciale a Terracina. Cilli ha riferito che ad indirizzarlo verso Trani, conosciuto pochi mesi prima durante la festa di Capodanno, per la cifra di 10 milioni di vecchie lire era stata una sua amica che gestiva un negozio a Terracina. A garanzia della somma ricevuta Trani avrebbe trattenuto due assegni di pari importo emessi dallamica. Lex marinaio ha affermato di aver restituito i dieci milioni di vecchie lire nellarco di otto-nove mesi e che, pur di rispettare i patti, ad un certo punto si era fatto aiutare anche dalla madre. Lavvocato Giulio Mastrobattista ha chiesto al teste se avesse mai ricevuto minacce da Trani. Cilli ha risposto con un no secco. I poliziotti della Mobile di Latina, Roberto Dalla Costa e Massimiliano Corradini, hanno riferito davanti al collegio presieduto da Lucia Aielli (giudici a latere Valentina Valentini e Mara Mattioli) in merito allesecuzione degli arresti di Alessio Ferri e Sandro Massa (oggi in libert, imputati nel processo Damasco 2). Dalla Costa ha detto che, nel corso delloperazione, aveva partecipato anche alla perquisizione dellabitazione di Ferri presso la quale era stato rinvenuto e sequestrato un passamontagna (un cappello di lana con due fori). Corradini, invece, ha fatto riferimento allarresto di Massa e del rinvenimento presso la sua abitazione di una pistola, subito sequestrata. Pi dettagliata la deposizione di Emilio De Falco, poliziotto anche lui della Mobile di Latina, che partecip allattivit investigativa delloperazione Nitra oltre che allarresto di Antonio Schiappa (in libert, imputato anche lui nel processo Damasco 2). In particolare il poliziotto fu impegnato per diverso tempo nellascolto delle intercettazioni telefoniche. Nessun riferimento nei dettagli, n sulle utenze n sulle persone, solo indicazioni generali: Ricordo - ha riferito - che le intercettazioni sia telefoniche che ambientali riguardavano Aldo Trani e Carmelo Tripodo. Poche indicazioni anche circa i reati per i quali si stava indagando. De Falco ha riferito di ricordare con certezza che loperazione Nitra riguardava un traffico di sostanze stupefacenti. Si torna in aula luned, 4 aprile.
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a cura di R. Cammarone - La Provincia
pubblicato il 02/04/2011 Ore 12:46