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Dismessa da un decennio e bonificata, la discarica, o meglio quella che dovrebbe essere l'ex discarica, di Quarto Iannotta stata riaperta abusivamente. Nel muro esterno stata aperta una via di accesso, proprio accanto al cancello serrato con il lucchetto. Lungo la recinzione continuano ad essere scaricati materiali di ogni tipo. E purtroppo non si tratta di rifiuti solidi urbani, ma prettamente di materiali edili di scarto, pneumatici, ingombranti. Ma l'amara sorpresa trovare all'interno del sito, attraverso l'unico ingresso praticabile, ovvero il muro abbattuto, bidoni per la raccolta differenziata.Gi, le campane che dovrebbero garantire un corretto smaltimento dei rifiuti, vanno a loro volta ad inquinare l'area in questione. La situazione pi grave di quanto si possa pensare. Perch la prima domanda da porsi sulle responsabilit. Chi che ha smaltito i bidoni inutilizzati in una discarica bonificata? Evidentemente gli stessi soggetti responsabili della gestione della differenziata. Ovvero coloro che dovrebbero essere garanti indirettamente della bonifica di quell'area. Sui bidoni ben visibile la scritta Citt di Fondi, con tanto di slogan che invita i cittadini a differenziare i rifiuti. Quelle campane per la plastica e la carta non sono pi utilizzate da tempo, adesso in citt ci sono i bidoni colorati per ogni tipo di rifiuto. In sintesi quando si reso necessario sostituire i bidoni, quelli ormai inutili sono stati gettati l, in una discarica dismessa. Bell'esempio, verrebbe da dire. Ma fuori dai facili moralismi, quello che pi deve interessare il rischio ambientale che si corre. Pi volte i mezzi di informazione si sono occupati di tutta l'area di Quarto Iannotta, con particolare attenzione ai bordi della strada che costeggia la discarica. L un continuo viavai di ditte e privati cittadini che gettano rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi. Negli anni si creata una discarica a cielo aperto indegna di un paese civile. Naturalmente con tutti i rischi che si lasciano immaginare per le falde acquifere e per le coltivazioni che insistono nella zona. Da considerare, inoltre, che a dir poco spesso capi di bestiame vengono portati al pascolo in qui campi, circondati da elettrodomestici, eternit, pneumatici e rifiuti pericolosi di ogni tipo. A questo punto lecito domandarsi, quando le istituzioni preposte prenderanno in seria considerazione il disastro ambientale presente nella zona. Una bonifica a dir poco necessaria.
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Articolo
a cura di R. Antonilli
pubblicato il 01/04/2011 Ore 12:52