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Chiesto il rinvio a giudizio degli oltre sessanta imputati nelloperazione Sud
Pontino, relativa al presunto controllo dei Casalesi sul Mof di Fondi. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli, dopo aver chiuso a met febbraio le indagini preliminari, punta ora a un maxi-processo, con imputati anche i fondani Giuseppe DAlterio, detto Peppe o marocchino, e i figli di questultimo, Luigi, Armando e Melissa. Il giudice dellAntimafia di Napoli ha gi fissato per met aprile ludienza preliminare, dove decidere se accogliere le richieste di rinvio a giudizio. I fondani DAlterio sono stati arrestati nel maggio scorso, in quanto ritenuti legati al clan dei Casalesi e autori, grazie alla societ La Paganese di Costantino Pagano, di un monopolio mafioso sui trasporti di ortofrutta. I rapporti tra Pagano e DAlterio, secondo la Dda di Napoli, sarebbero iniziati nel 2003. Il pentito Gianluca Costa, commerciante siciliano, anche lui coinvolto nelloperazione Sud Pontino, ha raccontato agli inquirenti che, giunto Pagano al Mof, DAlterio chiese lintervento di Venanzio Tripodo e alla fine venne raggiunto un accordo in base al quale Pagano consentiva ai DAlterio di monopolizzare i trasporti per la Calabria e il Piemonte. In seguito, per, secondo lAntimafia di Napoli, Pagano avrebbe iniziato a far fuori dagli affari del Mof i Tripodo. La specifica competenza, allinterno del sodalizio camorrista casalese, del sottogruppo laziale dei DAlterio per le tratte da Fondi verso lItalia Nord-Occidentale, pu ritenersi un dato pacificamente acquisito, hanno scritto i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli, motivando lordinanza con cui hanno negato la libert ai DAlterio. Giuseppe DAlterio viene inquadrato come imprenditore pienamente consapevole delle dinamiche mafioso-camorristiche sottostanti il settore in cui opera e lo stesso i figli.
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a cura di C. Pistilli (La Provincia)
pubblicato il 31/03/2011 Ore 12:47