A portare avanti l'attività, su disposizione del pubblico ministero Giuseppe Miliano, sono stati i baschi verdi della Guardia di Finanza di Formia, con la capitaneria di Porto di Gaeta. L'operazione di ieri mattina è consequenziale a quella dell'agosto dello scorso anno, in cui i baschi verdi denunciarono trentacinque persone per occupazione di territorio pubblico demaniale senza concessione, sequestrarono 27 pontili per ormeggio, 16 siti immobiliari in cemento armato, 15 bilance da pesca, 380 corpi morti ancorati al fondo fluviale ed utilizzati per l’ormeggio, 150 punti per l’allaccio del rifornimento idrico e 320 punti per l’allaccio e rifornimento dell’energia elettrica. In quel caso Miliano aveva intimato lo sgombero dell’area fluviale. Atto ritenuto illegittimo, tanto da essere annullato il mese scorso dal gip Costantino De Robbio, dopo un ricorso del Consorzio Sant'Anastasia che gestisce parte di quelle strutture. In sintesi i pontili sono ancora sotto sequestro, ma fino a che non ci sarà una sentenza non potranno essere rimossi. Passato appena un mese, la “questione pontili” torna al centro delle cronache con il sequestro delle imbarcazioni attraccate.

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