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Aveva solo sei giorni di vita, quando mor nel San Giovanni di Dio di Fondi a causa di uninfezione. I genitori, da sempre convinti che nella tragica scomparsa del figlio ci fossero responsabilit da parte dei medici, denunciarono subito tre dottori. Ieri, al termine del rito abbreviato, sono arrivare le sentenze.Andreina Roma, difesa dallavvocato Simona Simeone, stata assolta, come richiesto dal pubblico ministero Olimpia Monaco. Vincenzo Bembo, difeso dallavvocato Daniele Bembo, e Luigi Padovano, difeso da Orlando Mariani e Angelo Palmieri, sono stati condannati a otto mesi pena sospesa non menzione - anche in questo caso il gup Matilde Campoli ha accolto in pieno la richiesta del pm. I fatti risalgono al 2006. Il piccolo fu ricoverato in ospedale a causa di uninfezione. Dalle corsie del San Giovanni di Dio non usc pi, perch il suo cuore cess di battere il 20 giugno di cinque anni fa. Una vita troppo breve per non lasciare un segno indelebile. Un dolore immenso per i familiari, che davanti alla morte del proprio piccolo vollero vederci chiaro. Per loro le cure non erano state adeguate al caso, tanto da trascinare i tre medici in Tribunale. I genitori del piccolo, assistiti dallavvocato Arnaldo Faiola, si sono costituiti parte civile. I danni saranno quantificati in sede civile. Tra le fasi salienti del processo, la testimonianza del medico legale Filippo Milano, quale consulente del pubblico ministero. Una testimonianza importante la sua, in quanto ha confermato da un punto di vista medico la tesi dellaccusa, secondo cui la terapia scelta non era adeguata al caso del neonato. Visione opposta quella delle difese, per cui i medici hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita del piccolo. Lerrore principale per cui sono scattate le condanne da ricercarsi in una cura antibiotica inadeguata. Le difese, da parte loro, hanno sostenuto che nel caso specifico era impossibile verificare dai sintomi la presenza dellinfezione che fu fatale al piccolo. Per capire fino in fondo le decisioni del gup sar necessario attendere le motivazioni, previste entro 90 giorni.
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Articolo
a cura di R. Antonilli
pubblicato il 26/03/2011 Ore 13:14