Respinta dal Tribunale di Latina la misura di prevenzione chiesta dal questore Nicol DAngelo per il 71enne Tommaso Rotunno, di Fondi, noto alle cronache come nonno cocaina, arrestato lultima volta lo scorso anno proprio per spaccio di polvere bianca.Il questore aveva chiesto al Tribunale del capoluogo pontino due anni di sorveglianza speciale e la confisca dei beni dellanziano, ovvero di una Fiat Punto e di un conto postale, ritenendo il fondano pericoloso per lordine pubblico e considerando i beni frutto di attivit illecite. Allinizio di febbraio, nella discussione davanti al collegio presieduto dal giudice Lucia Aielli, a latere Raffaele Toselli e Antonella Minunni, il difensore di Rotunno, lavvocato Giulio Mastrobattista, aveva per evidenziato, tra laltro, come per i fatti contestati il 71enne fosse gi stato sottoposto alla sorveglianza speciale e come per i beni sotto accusa fosse facile dimostrare che non sono frutto di illeciti. Il Tribunale di Latina ha sciolto soltanto ora la riserva e deciso di respingere la richiesta del questore. Secondo i giudici Aielli, Toselli e Minunni non vi sono le condizioni per disporre la misura di prevenzione e soprattutto per disporre la confisca dei beni. Nessuna limitazione della libert, dunque, e nessuna misura patrimoniale per nonno cocaina.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 15/03/2011 Ore 12:35