Si prospetta meno chiara del previsto la vicenda giudiziaria che coinvolge i cinque uomini arrestati dai Carabinieri di Itri con laccusa di aver sottratto da un cantiere edile materiale ed attrezzature varie del valore di circa cinquantamila euro.Come riferito nei nostri tg di ieri, i cinque presunti ladri, tre pregiudicati e due incensurati, erano stati fermati dai militari dellarma con laccusa di furto aggravato in flagranza.
Si tratta di un 19enne e due 38enni nati e residenti ad Itri; di un 46enne originario della provincia di Salerno ma da anni domiciliato nel centro aurunco; e di un 44enne rumeno provvisto di regolare permesso di soggiorno.
I Carabinieri comandati dal maresciallo Giovanni Persico li avevano sorpresi in localit Casa Capraia, ai lati della Itri-Sperlonga, mentre caricavano su un furgone ponteggi e macchinari per la lavorazione del ferro.
A nulla erano servite le loro giustificazioni con cui sostenevano di essere stati autorizzati a rimuovere e riutilizzare il materiale.
Soprattutto quando il proprietario, un imprenditore napoletano, ha negato la circostanza, presentando addirittura formale denuncia.
Assistiti dagli avvocati Ezio Soscia ed Igor Ruggirei - e col sostegno, sembra, della testimonianza di una donna residente nelle vicinanze del luogo in cui si verificato il presunto furto - i cinque hanno per confermato la loro tesi anche durante ludienza di convalida svoltasi ieri pomeriggio davanti al giudice onorario del tribunale di Gaeta, Alessio Caperna.
Pur convalidando larresto e sottoponendoli allobbligo di firma, questultimo ha revocato la custodia cautelare e, accogliendo la richiesta dei termini a difesa avanzata dagli avvocati, ha fissato il processo per il 26 gennaio del prossimo anno.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 11/11/2006 Ore 14:11