Play video
Il Tar di Latina ha rigettato il ricorso di Carmine Tursi, il vicino della struttura alberghiera alle porte di Sperlonga con accesso lungo la Flacca del presidente della Provincia di Latina Armando Cusani e di Aldo Erasmo Chinappi, socio nonch suocero dello stesso Cusani, contro il Comune di Sperlonga. Si tratta, ovviamente, dell'Hotel Grotta di Tiberio.Nella fattispecie Tursi chiedeva lautotutela da parte dellamministrazione comunale al fine di rimediare ad una serie di illegittimit che hanno avuto anche rilievo penale (il riferimento al processo relativo allHotel Cusani che vede imputati proprio Armando Cusani, il suocero Aldo Erasmo Chinappi e il tecnico comunale di Sperlonga, Antonio Faiola accusati, per i rispettivi ruoli nella vicenda, di concorso in abuso dufficio e abusivismo edilizio, ndr). I giudici del Tribunale amministrativo di Latina hanno per respinto il ricorso con la sentenza numero 187 del 2011 in quanto non sussiste alcun obbligo per lamministrazione di pronunciarsi su unistanza volta ad ottenere un provvedimento di autotutela non essendo coercibile ad extra lattivazione del procedimento di riesame della legittimit dellatto amministrativo mediante listituto del silenzio-rifiuto e lo strumento di tutela offerto dallarticolo 21 bis, 1. 7 agosto 1990 n. 241. Infatti, il potere di autotutela si esercita dufficio e non su istanza di parte e, pertanto, sulle eventuali istanze di parte, aventi valore di mera sollecitazione, non c alcun obbligo giuridico di provvedere e non costituisce inadempimento la risposta espressa in relazione allistanza del privato. Il Tar ha condannato inoltre Carmine Tursi al pagamento delle spese di giudizio in favore del Comune di Sperlonga per un totale di 3mila euro.
Clicca qui per guardare il servizio
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 24/02/2011 Ore 12:39