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Un altro intoppo per il maxi processo al malaffare di Fondi, alla criminalit registrata allinterno del Mof e al sistema pilotato per laffidamento dei servizi da parte del Comune nel settore delle pulizie e delle pompe funebri.Procedimento Damasco 2: ieri si tornati in aula dopo la lunga sospensione scaturita dalle gravi condizioni di salute di uno dei principali imputati, Carmelo Tripodo, e dopo che il 18 gennaio scorso ludienza in programma era saltata per indisponibilit dei giudici. Si tornati in aula ma con un nulla di fatto.
La composizione del collegio presieduto da Lucia Aielli che ha visto a latere Mara Mattioli e Valeria Chirico, in sostituzione questultimo magistrato di Gabriella Nuzzi in congedo, non ha convinto i difensori che hanno subito sollevato lincompatibilit della Chirico. A dare il la stato lavvocato Maria Antonietta Cestra, difensore di diversi imputati, che ha eccepito il fatto che il giudice Chirico avesse fatto parte del collegio che il mese scorso ha emesso la misura di sorveglianza speciale nei confronti del suo assistito Antonino Venanzio Tripodo. Il secondo intervento stato quello dellavvocato Giulio Mastrobattista che ha fatto notare come lo stesso giudice avesse fatto parte del collegio che nel 2009 ha emesso una misura di sorveglianza speciale per uno dei suoi assistiti, Alessio Ferri. Infine lobiezione dellavvocato Angelo Palmieri, difensore anche di Carmelo Tripodo, volta a mettere in evidenza il fatto che le misure di sorveglianza speciale per luno o laltro imputato sono entrate nel merito anche delle altre posizioni avendo incluso tra le motivazioni dei provvedimenti gran parte dei fatti contestati nel processo Damasco 2. Come a dire: il giudice incompatibile per tutti gli imputati. Alla Chirico stata fatta specifica richiesta di astenersi. E cos stato: il giudice si astenuto con una lunghissima motivazione che ha riconosciuto la sua incompatibilit laddove esprimendo valutazione sulla pericolosit sociale di Antonino Venanzio Tripodo, sulla scorta delle indagini che hanno portato al suo arresto per il 416 bis del codice penale, ha di fatto riconosciuto lesistenza dellassociazione mafiosa per la quale gli altri imputati risulterebbero compartecipi. Dunque, il presidente del collegio ha preso atto della dichiarazione del giudice a latere che sar comunicata al presidente del Tribunale per una nuova composizione del collegio. Si torner in aula il prossimo 10 gennaio per lescussione dei testi del pubblico ministero Maria Cristina Palaia, tra cui il pentito Augusto La Torre per il quale sar ripristinato, per la terza volta consecutiva, il collegamento in video conferenza. Ieri in aula si registrata lassenza del detenuto Antonino Venanzio Tripodo a seguito della mancata traduzione dal carcere, probabilmente a seguito dello smarrimento di qualche fax, come era accaduto nelludienza del 29 novembre per Igor Catalano. Dunque, salvo ulteriori imprevisti, si torna in aula gioved della prossima settimana con un nuovo collegio, il quarto dallinizio del procedimento considerando che nella prima udienza del 20 ottobre scorso fu sollevata e riconosciuta lincompatibilit del presidente Pierfrancesco De Angelis.
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a cura di R. Cammarone - La Provincia
pubblicato il 02/02/2011 Ore 12:55