Dopo l’episodio, le cui tragiche conseguenze sono state evitate solo grazie all’intervento casuale e coraggioso del vice questore del commissariato di Fondi Massimo Mazio, il ragazzo è stato tratto in arresto, convalidato dal giudice nella giornata di ieri. Come richiesto dal pm Pasquariello, nel frattempo, inizieranno i controlli peritali del medico psichiatrico Pino Ionta tesi a valutare la capacità di intendere e volere del Vittorioso stesso. I controlli, peraltro, sono stati sollecitati dall'avvocato difensore Magliuzzi, ed erano già stati annunciati una settimana fa in occasione dell'ultimo arresto a opera dei carabinieri. All'origine del folle gesto sembrerebbe esserci un numeroso quantitativo di mail offensive che Vittorioso avrebbe inviato deliberatamente via facebook e all'indirizzo di posta elettronica della vittima designata. A scatenare l'istinto omicida dell'aggressore sarebbe stata la pacata reazione della vittima all'offese ricevute. Infatti connettendosi al social network citato, sulla bacheca del profilo di William Vittorioso si possono constatare in tutta libertà insulti e minacce in dialetto e non, rivolte ad una persona, in questo caso l’aggredito, che sta tornando da Copenaghen. Sono avvertimenti ed intimidazioni pesanti, che in alcuni casi denotano sagaci metafore, in altri coinvolgono tutta la famiglia della vittima.

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