Preferisce trattenere per s la percentuale degli incassi dei videogiochi, rimandando a qualche mese il pagamento della parte che spetterebbe alla Sisal. Come giustificazione, secondo lui a prova di bomba, sinventa il furto di 25 mila euro riposti in una borsa trafugata da uno sconosciuto. E per completare lopera denuncia il tutto ai carabinieri. Peccato che questi sentono subito puzza di bruciato, gli fanno qualche domandina pepata e lui vuota il sacco sul finto furto, beccandosi una denuncia a piede libero per simulazione di reato.Al centro della vicenda c un commerciante 45enne di Terracina che fornisce ai bar le macchinette dei videogiochi. Anche a quelli di Monte San Biagio, dove ha avuto inizio la storia. Forse l'uomo stava attraversando un periodo di magra, fatto sta che avrebbe pensato di tenere in banca per qualche mese la percentuale dellincasso racimolato nei locali del vicino comune che spettava alla Sisal. Una cifra di circa 25 mila euro in tutto che avrebbe potuto maturare qualche interesse, che fa sempre comodo. Per questo motivo il commerciante avrebbe inventato la storia del furto, raccontandola anche ai carabinieri della stazione di Monte San Biagio, ormai distaccati presso il comando compagnia di Terracina. Agli uomini del maresciallo Nania il 45enne ha raccontato di essersi accostato lunga la strada di ritorno da Monte San Biagio perch temeva che i pneumatici fossero sgonfi. A un certo punto sarebbe sbucato un tizio che, con la scusa di aiutarlo, avrebbe afferrato la borsa nellauto con dentro i 25 mila euro. Una storia che in qualche punto non deve aver convinto troppo i militari che hanno incalzato il comemrciante di domande sulla dinamica dei fatti. Alla fine ha confessato.
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a cura di R. Recchia - La Provincia
pubblicato il 06/01/2011 Ore 12:50