L’amministrazione comunale di Fondi si dice pronta a dialogare e ad ascoltare le esigenze del comitato dei pendolari, che nei giorni scorsi, in una nota ufficiale ha fatto delle richieste ben precise, avanzando anche delle proposte per risolvere l’annoso problema dei parcheggi.Tra le ipotesi che al momento sono sul tavolo degli amministratori fondani, le più plausibili sono riguardanti gli espropri di alcune zone limitrofe alla stazione ferroviaria per fare in modo di ricavare nuovi posti auto. Al vaglio dei tecnici del comune ci sarebbero alcune aree di Ponte Tavolato e di via Capocroce alle spalle della stazione. Non è da escludere neppure l’utilizzazione dell’area dove fino a pochi mesi fa c’era un parcheggio privato, proprio dinanzi alla biglietteria. Come anche l’utilizzazione di alcune aree all’interno del Mof che non vengono usate e non servono agli operatori commerciali. L’amministrazione comunale si difende anche dalle accuse riguardanti la chiusura del parcheggio privato antistante lo scalo ferroviario Fondi-Sperlonga, attribuendo tale chiusura ad una scelta dei titolari, precisando come quest’area fino dall’adozione del Prg nel 1973 sia identificata come “parco ferroviario ed attività connesse”. Detto ciò ai corrieri e ai tantissimi pendolari fondani non resta che attendere speranzosi che queste promesse fatte dall’amministrazione comunale possano tramutarsi in qualcosa di reale, attendendo i tempi tecnici che richiedono tali proposte. Nel frattempo, il primo cittadino fondano Salvatore De Meo ha incontrato l’assessore regionale ai trasporti Francesco Lollobrigida, illustrando le criticità della stazione di Fondi, facendo rilevare l’importanza dello scalo ferroviario anche in prospettiva di uno sviluppo turistico del territorio, e ricevendo ampia disponibilità ad un intervento economico a sostegno di futuri ilavori che possano essere risolutivi. Nel frattempo, le centinaia e centinaia di cittadini fondani che ogni giorni partono alla volta di Roma, Napoli e Latina, per motivi di studio e di lavoro, non potranno far nient’altro che continuare ad “arrangiarsi” tra l’insufficienza dei parcheggi pubblici e le tariffe di quello privato.
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a cura di S. Nardone
pubblicato il 27/12/2010 Ore 12:53