Adesso lo sanno tutti. Finalmente, i rappresentanti della maggioranza amministrativa del Salto di Fondi, quelli del Litorale e Sviluppo Fondano, hanno reso pubblico il loro pensiero sulla nuova toponomastica del territorio litorale: lo studio di sole due persone rispetto ad una questione che interessa una intera collettivit.Con queste parole esordisce il nuovo segretario del movimento di opposizione Lido di Fondi, Paolo Capotosto. Peccato attaccano gli esponenti del movimento che esprime in consiglio Vincenzo Trani - che come sono soliti fare, tutto si svolto alla chetichella. Nel silenzio pi assoluto tra chi ha scelto i nuovi nomi delle strade e chi li ha portati in giunta. Proprio come tutte le cose finora realizzate al Salto di Fondi, dallilluminazione pubblica dei tratti di strada degli amici degli amici al semaforo, dal centro di raccolta rifiuti, al piano spiagge al ripascimento della costa e a tutto il resto. Come la recente assemblea pubblica organizzata allHotel Martino dietro richiesta di alcuni villeggianti di Rio Claro e ville intorno. Lassessore cera, con un rappresentante della regione che in via informale venuto a spiegare il progetto che stanno condividendo con il comune per la costruzione di ulteriori 6 pennelli di scogli sul tratto di spiaggia rimasto tra il canale di S. Anastasia e i pennelli gi posti in opera. Lassessore cera. Cerano altres una trentina di villeggianti romani e napoletani proprietari delle ville e dei campeggi di quel tratto di spiaggia. Mancavano per i cittadini, quelli del Salto di Fondi. Quelli che vivono su questo territorio 365 giorni lanno. Loro non sono stati invitati. Loro non sono stati nemmeno informati. Forse perch lassessore convinto di avere delega in bianco per poter decidere e parlare sempre a nome di tutti. Per Capotosto le tabelle delle nuove strade sono state predisposte alla chetichella . Intitolare una ventina di strade di una localit continuano dal Lido di Fondi - non cosa di poco conto e non pu non essere condiviso da tutti, anzi dovrebbe necessariamente poter essere uno strumento capace di unire le giovani generazioni con la storia dei loro antenati riscoprendo un valore di appartenenza da dover tramandare alle future generazioni. E invece no. Anche questa volta, il nostro assessore con i suoi notevoli rappresentanti del movimento locale hanno saputo tenere lontano i cittadini che si ritroveranno la strada della propria abitazione intitolata a qualcuno di cui forse nemmeno conoscono la storia.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 15/12/2010 Ore 12:54