Resteranno in carcere i due arrestati dai carabinieri con l’accusa di sfruttamento della prostituzione ai danni di una colombiana. A deciderlo, al termine dell’interrogatorio degli indagati, ieri è stato il gip del Tribunale di Latina, Nicola Iansiti.Le giustificazioni fornite da Daniele Nape, 34 anni, di Napoli, e da Suero Tejada, 29 anni, venezuelana, non hanno infatti convinto il giudice per le indagini preliminari. Secondo gli inquirenti i due, in una casa sul litorale fondano, avrebbero fatto prostituire una colombiana, ricevendo da quest’ultima 100 al giorno e offrendole, oltre all’appartamento, un cellulare e annunci sui giornali per adescare clienti. E al momento del blitz i carabinieri hanno trovato la straniera mentre si intratteneva proprio con un cliente. L’indagine dei carabinieri, intanto, va avanti, con l’obiettivo di accertare se i due sfruttassero anche altre prostitute. Nape è ristretto nel carcere di Latina e la donna in quello di Rebibbia, a Roma.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 10/12/2010 Ore 14:27