Due denunciati per truffa, sostituzione di persona, falsità in scrittura privata. E’ questo l’esito di un’operazione degli agenti del commissariato di Polizia di Fondi, scattata lo scorso fine settimana. Gli uomini guidati dal vice questore Massimo Mazio hanno intercettato una Bmw X3 con tre persone a bordo che si aggiravano con fare sospetto nei pressi dell’Ufficio Postale centrale di Fondi.Tra questi i due denunciati: il 35enne C.L. e la 32enne L.L., sua compagna. Per il terzo non è stato ravvisato alcun tipo di reato. Il controllo della vettura ha permesso agli agenti di rinvenire vari documenti d’identità di altre persone residenti in Calabria, tessere Postepay, bancomat, decine di carnet di assegni, effetti cambiari, libretti e certificati di proprietà di auto di lusso (Ferrari, Porsche, Maserati) ed altra documentazione inerente operazioni su conti correnti postali. Inoltre da più accurati accertamenti, attraverso la Banca Dati interforze, gli agenti hanno avuto modo di acclarare che i due denunciati, originari della Puglia e della Calabria, annoveravano numerosi precedenti di polizia. L’attenzione degli agenti si è concentrata sulla carta d’identità di una donna, trovata addosso ad uno dei fermati e sulle operazioni postali eseguite dal conto della stessa. Con quel documento, e senza essere delegati, poco prima, i sospetti avevano effettuato un prelevamento a loro favore. Gli agenti fondani, in collaborazione con il commissariato di Siderno, hanno rintracciato la titolare del documento rubato, madre della 32enne denunciata. Quest’ultima ha apposto la firma dell’anziana madre - ricoverata per il suo precario stato di salute - per appropriarsi in toto dell’ingente somma di 210mila euro, consistente nella pensione ed arretrati destinati al fratello in qualità di invalido civile.
Un altro capitolo della vicenda riguarda le auto di lusso acquistate, grazie alla provvidenziale disponibilità di denaro, da un autosalone di Palmi e recapitate a Fondi. Vetture mai finite di pagare. Tanto che il titolare della concessionaria ha sporto una formale denuncia-querela. Di tutto ciò è stato avvisato il Pm di turno, che ha disposto il sequestro delle auto ancora non pagate. Al contempo è stato acquisito il vaglia postale di parte della cospicua somma trasferita a favore del titolare della concessionaria calabrese, nonché tutta la documentazione ritenuta necessaria ai fini investigativi. Per chiarire il quadro e le dimensioni del giro illecito continuano le indagini, anche attraverso la collaborazione del commissariato di Siderno.
Articolo
a cura di R. Antonilli
pubblicato il 30/11/2010 Ore 13:17