Un milione di euro. A tanto ammonta il
patrimonio confiscato a Giuseppe De Carolis, il 49enne geometra
coinvolto nellinchiesta Damasco della Direzione Distrettuale
Antimafia di Roma. E stata la Divisione Anticrimine della Questura di
Latina ad aver eseguito il decreto di confisca, emesso dal Tribunale
di Latina, per lingente patrimonio che era gi stato oggetto di
sequestro anticipato a luglio 2009.Nel dettaglio il patrimonio
confiscato consiste in ben 17 unit immobiliari, di cui 6
appartamenti di 5 vani, 7 locali fino a 43 metri quadri, e 4 locali di
5 metri quadri. Tutti riconducibili alla EL GI s.r.l, societ
unipersonale. Il geometra pontino stato protagonista nel 2008,
insieme ai noti Vincenzo Garruzzo e Massimo Di Fazio, della nota
operazione che ha portato allesecuzione, da parte dei carabinieri, di
quattro ordinanze di custodia cautelare per laccusa di usura ed
estorsione in concorso, aggravata dalle modalit mafiose. A carico
del geometra, oltre alla confisca, stata emessa la misura della
sorveglianza speciale per anni due con obbligo di soggiorno,
notificatagli dagli agenti del commissariato di Polizia di Fondi. La
confisca arrivata per una lunga serie di motivazioni. Il profilo
criminale del geometra, infatti, costellato da varie denunce per
violazioni dei doveri di custodia di cose, evasioni fiscali, violenza
o minaccia ad un corpo politico o amministrativo. Di particolare
rilievo stata anche laccusa di concorso in associazione a
delinquere per commettere i reati di usura avvalendosi della forza
intimidatrice del vincolo associativo derivante dalla circostanza che
alcuni dei protagonisti sono legati da vincoli di parentela ad
appartenenti alla cosca Bellocco-Pesce della Ndragheta calabrese. In
tale contesto il ruolo del De Carolis era soprattutto quello di
mettere a disposizione la sua societ per lemissione di fatture
finalizzate a giustificare le entrate di rilevanti somme di denaro
pagate dalle vittime usurate. Non trascurabile nella valutazione degli
inquirenti, avallata dal Tribunale, stata anche la denuncia di
riciclaggio e divieto di intermediazione ed interposizione nelle
prestazioni di lavoro, di cui il geometra deve rispondere per aver
partecipato al trasferimento di parte di denaro di provenienza
illecita e concorso in appalto di manodopera in violazione di legge.
Inoltre levidente contrasto tra le condizioni di reddito
ufficialmente dichiarate dal 49enne - peraltro condannato per reati
edilizi ed ambientali e denunciato nel 2008 per reati finanziari - e
lentit delle movimentazioni finanziarie, hanno indotto gli uomini
della Questura a ritenere che tragga i mezzi di sostentamento dalle
attivit illecite contestate.
Articolo
a cura di R. Antonilli
pubblicato il 12/11/2010 Ore 12:49