La fondazione Vanda Vecchi e lo sportello anti usura di Monte San Biagio continuano ad essere molto operativi. I volontari ci hanno confidato che nello stesso giorno dell'inaugurazione, lo scorso maggio, stato ospitato e ascoltato un imprenditore locale, il quale per far fronte alla montagna di debiti si era dovuto rivolgere agli usurai.Proprio per questo i responsabili dello sportello hanno iniziato un interscambio e un contatto ravvicinato con le parrocchie e i sacerdoti che operano in particolar modo a Monte San Biagio, per far si, di poter creare una rete solidale che combatte il fenomeno fianco a fianco, fronteggiandolo a viso aperto e senza farsi schiacciare dal peso del debito e della solitudine. In questi mesi hanno provato ad intensificare il rapporto tra chiesa e istituzioni, attingendo, ove possibile e se necessario, anche al fondo antiusura di cui la Caritas dispone. I numeri di questi primi mesi parlano molto chiaro sulla portata del fenomeno, avendo registrato pi di 40 richieste di aiuto in meno di 6 mesi dallinaugurazione. Un fenomeno, quello dellusura, che in zona rimane di primissimo piano. Lo sportello di Monte San Biagio, infatti, copre non solo il territorio monticellano, ma anche quello dei comuni limitrofi di Fondi e Terracina. A seconda del rispetto di vari parametri, come la garanzia di una busta paga, la Fondazione pu alleggerire il peso dei debiti attraverso un prestito elargito da una banca convenzionata direttamente al creditore. Nello specifico, per i semplici debiti monetari si pu ricevere un prestito di 10.000 euro restituibile in 5 anni. Per un mutuo si pu avere un massimo di 100.000 euro pagabili anche in 20 anni. Condizioni vantaggiose che dovrebbero far desistere dallintento di rivolgersi ad uno strozzino ed alimentare il mondo dellusura. I depositi della Fondazione permettono di avere 4 milioni di euro da investire in garanzie. La Fondazione riuscita in questo modo ad aiutare famiglie e persone disperate con milioni di euro di prestiti. Forse ancora poco, ma di certo un primo passo per combattere il racket.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 27/10/2010 Ore 12:43