Lintervento di restauro della Chiesa di San Martino di Fondi rientra nel progetto di costituzione di un itinerario benedettino nel Parco Regionale dei Monti Aurunci. In principio era linaugurazione, anno 2005, giorno 31 Marzo. In verit una bugia visto che flotte di turisti teutonici (e non solo) arrivano ancora oggi davanti a quel portone con tanto di guide alla mano e lo trovano sempre sbarrato.Ed hanno ragione, loro, perch hanno fatto chilometri per venire ad ammirare il restauro operato dal maestro sloveno Marco Ivan Rupnik, uno dei pi famosi al mondo. Il che prefigura unopera di base dallimmenso valore archeologico per questa chiesa medievale del XIII secolo. Ma, in barba a preoccupazioni di carattere storico, oggi la Chiesa di San Martino ridotta cos.
Da circa un mese sul portone dingresso affisso un cartello con gli orari di apertura, ma non sono quelli utili a visitare la chiesa, bens quelli in uso alla Caritas per depositare tutto ci che arriva dai pi generosi affinch sia destinato ai meno fortunati. Qualcosa da obiettare alloperato della Caritas? Assolutamente no. Ma possibile che in tutta larea coperta dal Comune di Fondi quello fosse il luogo pi adatto a depositare ogni genere di dono, dai cibi al vestiario? Le chiavi di questa Chiesa sono in mano a don Luigi Mancini, parroco della Chiesa di San Pietro e gestore della Caritas, appunto, sul territorio. Sto solo rispettando i fini primi della Chiesa ci ha spiegato don Luigi ovvero il culto e la solidariet. Non ho nulla in pi da dichiarare, facciano pure la petizione.
Quale petizione? Ecco, a lamentarsi sono per primi i commercianti che insistono su quello che da circa 3 mesi diventato Centro Commerciale Naturale, in primis Pino Visca e Piero Di Russo. La domanda rivolta alle istituzioni: vogliamo rendere il centro storico il salotto di questa citt, lo spazio preposto ad accogliere i turisti? Benissimo. Iniziamo con laprire al pubblico la Chiesa di San Martino, una perla, ma prima di tutto a ripulirla. Si notano, infatti, tracce di muffa, addirittura del muschio, ruggine: c molta umidit nella Chiesa. A circa tre metri di profondit, difatti, esiste una sorgente che avrebbe dovuto essere controllata da una pompa con il compito di asciugare lacqua in eccesso, evitando che arrivasse in superficie creando danni a quanto era stato faticosamente restaurato. E non si tratta di una protesta sporadica, anzi. I commercianti del Centro Commerciale Naturale di Fondi hanno gi inviato due settimane fa una lettera informativa al Sindaco Salvatore De Meo ed al Creia, mentre stanno raccogliendo firme per una petizione da presentare anche alla Soprintendenza dei beni archeologici del Lazio. Obiettivo? San Martino torni ad essere di propriet della citt e dei visitatori, non un semplice deposito della Caritas. Anche questo fare del bene alla societ.
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a cura di S. di Biasio
pubblicato il 23/10/2010 Ore 13:26