Verificare gli esatti confini delle aree naturali, la cui collocazione attuale incomprensibile in diversi punti. A chiederlo la Lega Aurunca che, trovando lappoggio di buona parte del centrodestra pontino, vuole lunificazione dei tre Parchi naturali regionali esistenti sotto ununica gestione.Il presidente Giovanni Meschino torna a ribadire il proprio convincimento circa la non sostenibilit della presenza su uno stesso territorio di una molteplicit di Parchi naturali, luno autonomo dallaltro. Questi enti, - spiega - per dimensioni e capacit organizzativa, operando singolarmente non riescono ad apportare alcun apprezzabile risultato della loro azione. Ecco allora che si fa presente, per un territorio che ha le stesse caratteristiche morfologiche ed afflitto da omogenee problematiche di tutela ambientale e paesaggistica da un lato e di sviluppo economico dallaltro, la necessit di unire gli sforzi degli enti Parco cos da affrontare in sinergia le questioni che si presentano nellarea aurunca. Ebbene tra il Parco Riviera di Ulisse, che ricomprende anche le Oasi Blu di Gianola di Formia e di Monte Orlando di Gaeta, quello degli Ausoni e il Parco degli Aurunci, questultimo per la sua attuale maggiore capacit di iniziativa e per il suo stesso nome sembra che possa legittimamente aspirare a ricomprendere le aree oggi protette dagli altri Parchi. E evidente che da questa riorganizzazione delle strutture direttive deriverebbero anche vantaggi per lintera collettivit in termini di risparmio dei costi di gestione. Per la Lega Aurunca una tale occasione di ristrutturazione dellarchitettura istituzionale potr, inoltre, rappresentare unopportunit per verificare gli esatti confini; allo stesso modo, si potranno rinegoziare le modalit di incontro tra tutela del patrimonio naturale e paesaggistico ed esigenze di vita civile dei cittadini.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 14/10/2010 Ore 12:45