Potrebbero chiamarlo Parco della discordia pi che Parco dei Monti Ausoni. Ancora una volta, infatti, si discute e polemizza su questo ente che ha visto la luce solo dal 2008.La nuova controversia vede contrapposti il senatore dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica, e Roberto Migliori, ex sindaco di Sonnino.
Il primo autore di un'interrogazione inviata ai ministri dell'Interno, dell'Ambiente, e per i Rapporti con le Regioni, con la quale chiede di sapere se non ritengano che sia da scongiurare qualsiasi ipotesi di abrogazione della legge istitutiva del Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi, n alcuna modifica, in senso riduttivo, dei confini dello stesso, in quanto tali interventi deregolatori potrebbe configurare la possibilit di implementare i progetti edilizi presentati sui territori attualmente interessati dalla tutela paesaggistica in vigore.Pedica torna, quindi, a volgere lo sguardo sul nostro territorio, dopo la sua candidatura a sindaco alle scorse elezioni.
Nella sua interrogazione il senatore si riferisce in particolar modo alla Siaf, Societ Agricola Immobiliare di Fondi, che pi di dieci anni fa present un progetto di lottizzazione che prevedeva la realizzazione di 5 mila alloggi poi, per, l'istituzione del Monumento Naturale del Lago di Fondi, immediatamente successivo alla delibera comunale, ha bloccato la variante comunale ponendo un vincolo di tutela paesaggistica sull'area interessata. Quindi, per il senatore, il Parco ora non deve essere pi toccato e bisogna smetterla di speculare sulla sua esistenza.
Roberto Migliori sceso, invece, in piazza a Monte San Biagio, insieme ai cacciatori per gridare un no secco al Parco.
Inoltre, carta e penna alla mano, ha scritto alle autorit affinch l'ente venga abrogato. Come si legge nella missiva: basta con questa favola dei tanti soldi che pioveranno sui comuni del Parco; i soldi non ci sono. Se anche poi ci fossero, c bisogno di un Parco per erogarli? Non pi semplice darli a Comuni e Province?.
Migliori continua:Nessuno dei Parchi italiani ha prodotto quello che affermano i benpensanti fautori di un ambientalismo conservativo. Costoro preferiscono la natura alluomo, dimenticando che anche luomo fa parte della natura. La visione pessimistica delluomo distruttore confutata dal fatto che il nostro pianeta vive a dispetto dei catastrofisti.
La disputa quindi continua.
Articolo
a cura di A. Latilla
pubblicato il 08/10/2010 Ore 12:53