Sarebbe stata questa la procedura effettuata da una 20enne fondana perquisita giovedì scorso dai carabinieri.
La segnalazione è giunta dalle procure di Bolzano e Rovereto che da tempo indagano proprio su una compravendita illecita di semi sul web grazie ad un sito specializzato.
Si è indagato per oltre due anni sul caso; sono serviti mesi e mesi per individuare, attraverso gli account e la mappatura delle visite sul sito, l'indirizzo esatto della ragazza.
Le forze dell'ordine sono, quindi, entrati in casa della giovane alle 7 del mattino ma non hanno riscontrato nulla di illecito ne hanno trovato i semi che a distanza di tutti questi mesi o erano già stati coltivati o gettati. La ragazza ha affermato di averli acquistati esclusivamente per gioco e le è stata verbalizzata solo la perquisizione effettuata, ma non si esclude che con l'andare del tempo vi possa essere una vera e propria notifica d'indagine.
Intanto, sono coinvolte in questo losco giro d'affari su internet altre cinquanta persone in tutta Italia.