In provincia di Latina ci sono 19.028 case fantasma, immobili che per il catasto non esistono. Il dato emerge da una analisi dell'Agenzia del Territorio con l'uso di foto aeree e tecnologie sofisticate per far emergere l'abusivismo dilagante.Nella classifica elaborata dall'Agenzia del Territorio, su 101 province le prime 13 del Mezzogiorno (quindi senza Vicenza) collezionano da sole ben 703.150 fabbricati fantasma su un totale di 2.077.048 finora scoperti, cio uno su tre (il 33,8%). Latina al 18 posto.
Dal nord al sud Italia sono stati verificati 139 comuni e sono saltate fuori ben 93.389 case fantasma. Nella provincia di Bergamo la caccia ha fruttato meno: in 165 comuni, trovati 17.874 immobili sconosciuti al catasto. Nellarea di Roma lindagine ha riguardato 114 comuni per una scoperta di 68.779 edifici. Nella provincia di Cosenza sono stati stanati 61.672 fabbricati in 154 comuni. Ma le e differenze sono enormi anche restringendo il campo di osservazione ai singoli comuni. A Torino solo 56 immobili fantasma, a Napoli 6.891. A Milano 22, a Roma 6.372. In parte dipende dal fatto che nelle citt molto pi difficile individuare case costruite dal nulla, mentre sono pi diffuse sopraelevazioni e aumenti di cubature non rilevabili con le foto aeree. Ma chiaro che molto pesa la diversa propensione a evadere. Le costruzioni fantasma ( ma solo per il fisco e l'Agenzia del territorio) sono state scoperte con le foto aeree.
Loperazione stata condotta dallAgenzia del Territorio guidata da due anni da Gabriella Alemanno, in seguito al decreto legge 262 del 3 ottobre 2006 Come sono riusciti a individuare uno ad uno gli immobili fantasma? Il meccanismo apparentemente semplice, anche se richiede tecnologie sofisticate. Il territorio italiano stato completamente fotografato dallalto e le immagini aeree digitali, con un altissimo grado di risoluzione (in grado di riconoscere un oggetto sul terreno con un margine di errore di appena 50 centimetri), sono state sovrapposte alle mappe catastali attraverso un software ad hoc che ha immediatamente individuato gli oggetti emergenti dal terreno non presenti sulle carte. Sono stati quindi scartati quelli diversi dagli immobili (alberi, pali, cumuli di terra e altro) e identificati i nuovi corpi di fabbrica. A quel punto, bisognava risalire al proprietario. Si sono quindi prese le particelle del catasto terreni sul quale limmobile sorge e si individuato il titolare. Le liste delle particelle di terreno sulle quali stanno gli immobili fantasma, comune per comune, sono state quindi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e consegnate agli stessi municipi (oltre che pubblicate sul sito dellAgenzia). Una volta scoperto, il proprietario poteva accatastare spontaneamente limmobile oppure, passati 7 mesi, subiva laccertamento dellAgenzia e infine laccatastamento dufficio, contro il quale eventualmente ricorrere. Al 30 giugno il dato complessivo salito a 864.065 immobili accatastati volontariamente per un rendita totale di 452 milioni di euro, dicono allAgenzia del Territorio.
Insomma, quasi la met degli immobili fantasma stata regolarizzata, con le buone o le cattive. Di questo passo non irragionevole prevedere che il risultato finale potrebbe avvicinarsi a unemersione della rendita vicina al miliardo di euro. E un forte aumento del gettito sicuro infatti, sulle nuove rendite catastali si pagano le relative imposte, nazionali e comunali, dallIrpef allIci alla Tarsu, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, si spinto a dire che si potrebbero ottenere fino a 5 miliardi di euro in pi allanno. Con questo obiettivo in testa, il governo ha utilizzato la manovra economia (in dirittura darrivo alla Camera) per dare una spinta alla regolarizzazione della restante parte di immobili fantasma, concedendo fino al 31 dicembre di questanno per laccatastamento spontaneo, pagando il costo della pratica di regolarizzazione, oltre agli oneri di costruzione (concessione edilizia) e alle imposte dovute (Ici, Tarsu) per i cinque anni precedenti, che dovrebbero essere richieste dai comuni. Per chi non si metter in regola, dal primo gennaio 2011, lAgenzia del Territorio proceder allattribuzione di una rendita catastale presunta, con maggiori spese per il proprietario. Senza contare che in questo caso le sanzioni aumentano.
Articolo
a cura di M. Antonelli
pubblicato il 31/07/2010 Ore 13:07