Prima che cominciasse il quinto consiglio comunale dellera De Meo, lopposizione si era gi schierata dietro un maxi cartellone per mettere in campo una protesta in piena regola.Vogliamo la televisione in consiglio comunale. La gente deve sapere: la scritta non ha lasciato adito a dubbi e subito risultato evidente che la provocazione era volta a sensibilizzare lamministrazione affinch trovasse i fondi necessari per far riprendere, e conseguentemente trasmettere, dalla nostra emittente televisiva i consigli comunali. Vari esponenti dopposizione tra cui Bruno Fiore, Maria Civita Paparello, Franco Cardinale ed Egidio Turchetta hanno poi dato voce al gesto plateale: non abbiamo intenzione di partecipare allassise hanno spiegato di comune accordo - fin quando il sindaco non ci assicurer che si impegner su questo fronte. Il potere sta nelle mani della televisione ha aggiunto il consigliere del gruppo misto Arnaldo Faiola. Poi gli undici dopposizione hanno letteralmente cominciato ad occupare laula impedendo che proseguissero i lavori. Questo un vero blitz ha tuonato Maurizio Cima, tornate a posto ha fatto eco la presidente dellassise Maria Luigia Marino. Ma niente. Lopposizione non ne ha voluto sapere ed rimasta l, nel bel mezzo della sala consiliare con il cartellone ben alto affinch la riunione non potesse proseguire in nessun modo. Scene comiche che per sono state interrotte dagli agenti della polizia municipale i quali hanno riordinato le acque e ridotto a brandelli lo striscione provocatorio.
A quel punto, il sindaco ha rassicurato tutti spiegando che nelle sue intenzioni proporre una variazione di bilancio straordinario per garantire le riprese integrali dei consigli fino al prossimo 31 dicembre. Sotto silenzio passer in sostanza solo la prossima assise, quella di agosto che, con ogni probabilit, sar seguita da una radio locale. Tra lamentele e borbottii generali insomma, questa volta lopposizione sembrerebbe averla spuntata.
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a cura di B. Savodini
pubblicato il 29/07/2010 Ore 12:41