Molti sono gli studenti pontini che si recano ogni giorno nelle universit romane, ma tantissimi sono quelli che per forza di cose devono fermarsi nella capitale e prendere in affitto una stanza (un piccolo appartamento per molti proibitivo).Per rendersi conto della situazione affitti per studenti a Roma, basta dare uno sguardo agli annunci sia sui giornali che nelle bacheche dell'Universit. In questo periodo, si moltiplicano le richieste e le offerte per una sistemazione abitativa in vista del prossimo anno accademico. C' chi per cercare casa si affida ad un'agenzia ma la stessa chiede come onorario il 20/25% del canone annuale di affitto pi naturalmente 2/3 mesi di anticipo da pagare al proprietario; il povero studente quindi, per cercare di non essere raggirato o per avere la sicurezza di un contratto registrato ( anche per poter far domanda per accedere alla borsa di studio per i fuori sede) rivolgendosi all'agenzia deve chiedere un mutuo ad una banca? Visti i costi proibitivi. Ma passiamo oltre: il 70% delle abitazioni sono in pessimo stato igienico-sanitario rispetto alla descrizione letta sugli annunci; molto spesso non viene indicato il piano dove si trova l'appartamento che,quando si va a visionarlo si scopre essere al piano seminterrato con una piccola feritoia che i proprietari chiamano finestra, al livello di marciapiede. Per non parlare delle cosiddette cucine abitabili piccoli sgabuzzini con un tavolino da pic-nic che per sedersi in due a mangiare bisogna fare i turni; le stanze da letto singole sono molto piccole e vanno dai 600 ai 700euro escluso le spese e per quelle doppie dai 350/400 euro a posto letto. Nella zona di Piazza Bologna, ultimamente mi sono imbattuta in un proprietario molto alla moda anni '60 (vestito in lino bianco, cappello di paglia in testa, scarpe di tela, foularino color crema) il quale mi ha fatto visitare un piccolo appartamento di circa 60mq situato in una stradina interna a Piazza Bologna. Appena arrivata sul posto mi sono resa conto che l'appartamento si trovava al primo piano in una palazzina di 8 piani e 28 appartamenti costruita nel ventennio fascista, con un solo balcone con le inferriate che guardava la strada. Entrando in casa mi imbatto in un corridoio strettissimo e buio su cui si affacciano le altre stanze: 2 camere da letto, un bagno e la cucina. Per entrare in questo bagno bisogna mettersi di traverso completamente assenti la vasca da bagno o un box doccia; presente solo una vecchia lavatrice che l'omino assicura funzionare benissimo. Una delle due camere da letto di circa 25 mq con due piccole brandine e due materassi forse della prima guerra mondiale, un solo armadio ed un piccolo tavolino che lui chiama scrivania;con una finestra che si affaccia nel cortile condominiale dove sono posizionati puzzolenti cassonetti dell'immondizia: il costo di questa stanza di 350euro a posto letto; passiamo alla seconda stanza quella che lui chiama la stanza singola (circa 15mq) con una finestra come sopra, con una brandina, un armadietto ed un tavolino prezzo? 700Euro. Naturalmente,continua l'omino vestito di lino, a questi prezzi bisogna aggiungere le spese di condominio, e le utenze. Il telefono non c' ma se i ragazzi vogliono (a proprie) spese facciamo l'allaccio. Quando chiedo del contratto, all'improvviso dal volto dell'omino scompare quel sorriso che ci ha accompagnato durante tutta la visita e dice: Signora mia, deve attendere una mia telefonata, perch l'appartamento deve ancora essere visionato da altre persone, e solo successivamente Io decider a chi affittarlo
Insomma, oltre a perdere tempo, anche la beffa della selezione si deve subire? E come diceva il grande Tot....E io pago!
Articolo
a cura di M. Antonelli
pubblicato il 17/07/2010 Ore 13:46