La donna, mentre viaggiava sull'Appia di ritorno dalla clinica Costa dove svolgeva la professione di infermiera, ha accusato un colpo di sonno o un malore e ha perso il controllo della sua auto schizzando nell'altra carreggiata.
Proprio in quel momento, in direzione opposta, transitava un tir frigorifero, guidato da un camionista della Repubblica Ceca che non ha avuto nemmeno il tempo di capire quello che stava accadendo.
E così, al km 124 e 400, intorno alle 14:00, si è consumata l'ennesima tragedia sulle strade. Ancora poche centinaia di metri e Rita sarebbe arrivata in via Luigi Pirandello dove abitava da oltre 30 anni con la sua famiglia.
La Fiesta guidata dalla donna, in pochi secondi, è stata ridotta un ammasso di lamiere e ferraglie: con ogni probabilità Rita non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi di ciò che stava accadendo ed è spirata in pochi secondi.
I resti dell'auto sono finiti in un campo di ulivi alcuni metri dopo il punto esatto dello schianto. Proprio lì si sono messi a lavoro poco dopo i vigili del fuoco di Fondi che hanno estratto il corpo della donna ormai senza vita.
Sul posto gli agenti di Polizia diretti dal vice questore Massimo Mazio che hanno formulato le prime ipotesi circa le dinamiche dell'incidente e la Polizia Municipale che ha dirottato il traffico verso le vie secondarie.
Rita Maggiara lascia il marito Giuseppe Carroccia e due figli, Fabio e Daniela di 29 e 24 anni.
Il corpo senza vita è stato trasferito dalla ditta Viola e Zomparelli nell'obitorio del cimitero cittadino dove domani sarà sottoposto all'autopsia disposta dal magistrato di turno. Con ogni probabilità, giovedì l'ultimo saluto.