Cade laggravante delle modalit mafiose per Aldo Trani e Carmelo Tripodo. Ma resta laccusa di associazione a delinquere. Segna una svolta rivoluzionaria nel processo Damasco 2 la decisione del nuovo gup di Roma, Sandro Di Lorenzo, in merito alla posizione dei due indagati. Ieri pomeriggio, al termine di una lunga seduta in Camera di consiglio, il giudice ha annunciato la sua decisione ai difensori Giulio Mastrobattista, Angelo Palmieri e Gustavo Pansini. Il processo non subir lo scorporamento in due tronconi, comera stato ipotizzato a causa dellimpossibilit di Morgigni di pronunciarsi sul rinvio a giudizio di Trani e Tripodo per incompatibilit (aveva gi svolto un ruolo fondamentale in un processo precedente che li vedeva coinvolti). Dunque tutti e 26 gli imputati si presenteranno il prossimo 20 ottobre nelle aule del tribunale di Latina. Ma allora molte cose potrebbero cambiare. La caduta dellaggravante mafiosa per i due che erano ritenuti, nel fascicolo redatto dagli inquirenti, ai vertici dellassociazione a delinquere, potrebbe rimettere in discussione tutte le altre posizioni, in primis quelle dei rappresentanti della pubblica amministrazione.
Di Lorenzo ha accolto inoltre leccezione presentata da Mastrobattista e respinta precedente mente da Morgigni in merito allutilizzo degli atti precedenti al 2001 poich nel 2008, alla riapertura del processo, mancava la dichiarazione necessaria. Un cavillo che non permetter allaccusa di servirsi delle intercettazioni e di tutto ci che era stato archiviato prima del 2001.
Insomma il processo Damasco 2, iniziato con larresto un anno fa di 17 persone, alcune delle quali ristrette in carceri speciali per laggravante mafiosa, pare ridimensionarsi notevolmente.
Non pu chiamarsi mafia, dunque, quella che era messa in atto al Mof e in Comune dai Tripodo. Si chiama, per ora, associazione a delinquere. Quanto alla scarcerazione degli imputati per scadenza dei termini, Di Lorenzo si riservato la decisione nei prossimi giorni.
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a cura di I. Chinappi
pubblicato il 08/07/2010 Ore 13:15